Cronaca locale

Al Salone rilancio di Sala «La nostra città è pronta a guidare l'intero Paese»

La sfida del sindaco anche di fronte a Conte «Come premier sono orgoglioso di Milano»

Marta Bravi

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Lombardia Attilio Fontana schierati per il taglio del nastro della 58esima edizione del Salone del Mobile. Mezzo milione di visitatori attesi in città da tutto il mondo per ammirare le novità presentate dai 2.400 espositori provenienti da 43 Paesi e 550 designer emergenti del SaloneSatellite. Protagonisti la biennale Euroluce con 421 espositori e Workplace 3.0, che racconta l'evoluzione dello spazio lavorativo. La presenza del premier Giuseppe Conte e del ministro dell'Interno Matteo Salvini ha offerto agli imprenditori del settore, che «pesano» per il 12 per cento dell'economia nazionale, l'occasione per fare pressing sul governo. «All'industria serve una spinta» il messaggio che arriva a chiare lettere dal rappresentante di Federlegno Emanuele Orsini: «Abbiamo chiuso il 2018 con un bilancio consolidato di 42 miliardi di euro, una crescita del 2 per cento sul 2017».

«Quando entrano in gioco armonia, equilibrio e bellezza entra in gioco l'Italia - ha esordito il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che giovedì riunirà proprio al Salone il Consiglio.- Questo è un settore ad alta vocazione all'export che riesce a incrementare le esportazioni in Cina addirittura del 7 per cento, quindi vuol dire che la via della seta la sappiamo fare. Adesso speriamo nel decreto Sblocca cantierie nel Decreto crescita e ci auguriamo che siano operazioni rilevanti e massive per il Paese. Il Salone è l'immagine e il futuro dell'industria italiana». «È fondamentale - ha spiegato Orsini - perché il 35 per cento del valore dello sblocca cantieri è dedicato al mondo del legno-arredo». «Tra qualche giorno mi recherò in Cina e spero di essere accompagnato da una foltissima schiera di imprenditori per un forum dedicato alla Via della Seta» l'invito del presidente del Consiglio: «Questo governo incoraggia lo sforzo di tanti artigiani e lavoratori che sono nel settore dell'arredo e del design». Affascinato della visita tra gli stand Conte «appassionato di design», come si è definito, ha poi detto che «Milano è una città che mi inorgoglisce come presidente del Consiglio, è una città in grado di operare con successo anche sui mercati internazionali e di avere forte attrattività di investimenti - ha aggiunto-. Milano è senza dubbio vanto per l'Italia, un punto di riferimento riconosciuto a livello mondiale e il Salone è espressione di una sana cultura di impresa, fin dalle sue origini: qui si concentra il meglio dell'artigianato e dell'industria». «Qui al Salone c'è la parte migliore del nostro territorio, l'operosità che si sposa con creatività e arte. Siamo grandi produttori di bellezza» ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

«Il Salone è il trionfo di impegno, fatica e laboriosità lombarda» ha spiegato il sindaco Beppe Sala. «Ha spirito internazionale, un espositore su tre è straniero. È l'esempio di come si debba restare uniti e fare sistema.

Milano e la Lombardia possono guidare il Paese in questo senso».

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