Cronaca locale

San Raffaele, licenziamenti congelati

Niente tagli fino al termine delle trattative. Ma in ateneo cresce la tensione tra studenti e Sigille

San Raffaele, licenziamenti congelati

Niente licenziamenti fino al termine delle trattative: si vede una schiarita sul nodo dei 244 esuberi del San Raffaele. Non si può dire altrettanto invece sul fronte universitario, dove invece cresce la tensione tra studenti e le Sigille a capo dell'ateneo. «Ci sentiamo traditi dalle Sigille. Basta, vadano via da questa università». Gli studenti del San Raffaele, al loro quarto giorno di occupazione, sono stati rimbalzati due volte consecutive dalla preside dell'ateneo Raffaella Voltolini, a cui da una settimana chiedono (invano) un incontro.

E per di più ieri si sono visti sgomberare dalla Digos, che li ha allontanati dagli uffici amministrativi per far entrare i dipendenti. «Gli agenti sono arrivati sotto suggerimento della preside dell'ateneo, che ci ha inviato ogni giorno la polizia - spiega Leda Nobile, una dei rappresentanti degli studenti, aspirante anestesia -. Ci hanno fatto capire che dovevamo abbandonare gli uffici degli amministrativi, in cui però noi non eravamo. Noi continuiamo l'occupazione nelle aree comuni».

Prosegue la battaglia contro l'azzeramento dei posti in specializzazione e contro la morte del loro ateneo. Ma adesso gli aspiranti medici hanno deciso di cambiare interlocutore: non più le fedelissime di Don Verzé («che sono un'entità astratta e non si fanno mai vedere»), ma il neo ministro all'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Oggi il ministro incontrerà il prefetto Camillo Andreana e all'appuntamento si presenteranno anche gli universitari. Alle 9 comincerà il loro corteo in piazza San Babila e una delegazione cercherà di salire in prefettura e avere chiarimenti sul futuro dell'ateneo. Se non direttamente con il ministro, gli studenti parleranno con Luigi Fiorentino, il «facilitatore» nominato dall'ex ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, per cercare di risolvere la questione dell'università e il conflitto che vede da mesi contrapposti cda dell'ateneo, studenti e proprietà dell'ospedale.

In base alle notizie, i ragazzi decideranno se proseguire o meno la loro occupazione. «Noi vogliamo tornare al più presto a lavorare e studiare - spiega a nome di tutti Leda Nobili - non vogliamo perdere tempo». Il primo nodo da sciogliere è quello che riguarda le immatricolazioni del prossimo anno (parecchi studenti hanno gli fatto i test d'ingresso) e il numero dei posti dei corsi post laurea. Che attualmente è a zero.

Sul fronte ospedaliero, ieri nella sede dell'Agenzia regionale istruzione, formazione e lavoro (Arifil) si è tenuto il tavolo di trattativa, riaperto dalla Regione Lombardia, tra l'azienda e i sindacati. E, al termine dell'incontro, il San Raffaele ha comunicato il congelamento dei licenziamenti.

I sindacati si sono impegnati a non manifestare.

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