Cronaca locale

"Uniti possiamo vincere. Ma Fi non sia ambigua"

L'europarlamentare Fdi: vediamoci subito, però chiarezza sulla distanza dal Nazareno

"Uniti possiamo vincere. Ma Fi non sia ambigua"

Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d'Italia. Avete annunciato una manifestazione davanti a Montecitorio nel giorno della fiducia al governo Pd-M5s. Perchè i cittadini dovrebbero seguirvi?

«Anche da Milano partiremo in tanti, senza bandiere di partito ma solo con i tricolori, e invitiamo tutti a unirsi a noi. Abbiamo detto chiaro fin dal primo momento che si tratta di uno scippo di democrazia, è un governo che nasce da un patto sulle poltrone e con il solo scopo di impedire agli italiani di scegliere l'esecutivo con il voto. Un gioco di palazzo nel segno del più bieco trasformismo».

Il mondo delle imprese sta lanciando qualche segnale di allarme. Pensa che il nord sarà più penalizzato di altri territori?

«Nel nord, soprattutto il tessuto produttivo e le piccole e medie imprese hanno molto da temere da un governo che si è spostato a sinistra. Il Pd in questo anno ha cercato di parlare a quel mondo, evidenziando le mancate risposte della Lega al governo con i grillini, ma ora sarà complice e pagherà il conto. Già nelle primissime battute, quando hanno smesso per un attimo di parlare di poltrone e hanno affrontato il dibattito sul cuneo fiscale, è già emerso il primo scoglio. Le imprese rischiano un doppio onere, una mazzata pesantissima».

Potrebbero crearsi convergenze tra la giunta Sala e i 5 Stelle?

«É chiaro che tra Pd e M5S ci sia sintonia su temi ideologici come diritti civili e immigrazione».

E l'alleanza giallorossa al governo potrebbe costare voti al Pd a livello locale?

«Sul piano delle ricette economiche sono destinati a fare flop, e su questo dobbiamo puntare per recuperare i consensi dei delusi, soprattutto al nord e a Milano, dando risposte concrete al mondo produttivo».

Fi propone un tavolo del centrodestra a settembre, anche per iniziare un confronto su Milano 2021. Ci sarete?

«Quando abbiamo salutato l'ingresso di Andrea Mascaretti in Fdi a luglio (era consigliere comunale di Fi, ndr.) anche Giorgia Meloni ha auspicato un incontro di coalizione a settembre, per ragionare sulla campagna per le Comunali. Noi siamo pronti, è il momento di vedersi per capire se ci sono le premesse per costruire insieme una proposta vincente. Ma non basta essere uniti, serve una proposta politica rinnovata. Lega e Fdi in questi anni sono cresciuti e Fi è scesa perchè dal patto del Nazareno in poi il suo posizionamento è stato percepito in maniera ambigua. Anche in queste ore è sembrata distinguersi più dalla destra sovranista che dall'accrocchio giallorosso.

Ci auguriamo che chiarisca senza ambiguità che non ha dialoghi in corso con il Pd».

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