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Aumento dei clandestini in Canada. I media: "Colpa di Trudeau"

Il Governo canadese non sarebbe riuscito finora a presidiare in maniera efficace i confini del Paese a fronte di migliaia di clandestini provenienti dagli Usa

Aumento dei clandestini in Canada. I media: "Colpa di Trudeau"

Migliaia di clandestini provenienti dagli Stati Uniti sarebbero illegalmente entrati in territorio canadese, in quanto il governo di Ottawa non avrebbe predisposto una sorveglianza rigorosa delle frontiere nazionali. I media del Paese nordamericano hanno rinfacciato tali insuccessi al premier Trudeau, accusandolo di non essere riuscito finora a contrastare gli effetti della politica di “tolleranza zero” varata da Trump negli Usa.

Dal gennaio del 2017, più di 30mila migranti avrebbero lasciato il territorio statunitense per entrare illegalmente in Canada. Tali soggetti, in fuga dall'ondata di arresti disposta dal presidente Trump ai danni degli irregolari, non sarebbero stati affatto monitorati dal governo di Ottawa. I media canadesi, commentando gli ultimi dati sugli arrivi di clandestini nel Paese, hanno criticato il premier Trudeau per non avere predisposto una rigorosa sorveglianza dei confini nazionali. The Globe and Mail, quotidiano conservatore, ha accusato il Primo Ministro liberale di avere costantemente ridotto, dal 2015, i finanziamenti alla polizia di frontiera e di avere inviato a milioni di disperati “un messaggio sbagliato”. “Il Canada,” ha scritto David Walmsley, direttore della testata, “si è finora presentato a masse di diseredati come il paradiso degli immigrati. Non c’è alcun dubbio circa il fatto che il nostro Paese sia divenuto ricco e prospero grazie agli stranieri. Tuttavia, Trudeau ha lanciato al mondo un messaggio sbagliato, ossia che il Canada avrebbe le risorse per accogliere indiscriminatamente tutti i profughi della Terra". Accuse di inefficienza sul fronte della sicurezza dei confini sono state rivolte all’esecutivo anche dal liberale Toronto Star. Una inchiesta condotta recentemente da tale quotidiano, inoltre, ha evidenziato le enormi difficoltà che i sindaci del Paese e le organizzazioni umanitarie devono affrontare ogni giorno al fine di assicurare una minima assistenza ai migranti provenienti dagli Usa. Secondo il Toronto Star, le autorità federali assegnerebbero risorse insufficienti ai soggetti responsabili dell’accoglienza dei clandestini.

La blanda sicurezza dei confini e l’inadeguato sostegno finanziario alle comunità locali sono state denunciate anche dalla commissione speciale sul fenomeno migratorio istituita dal Parlamento di Ottawa. L’organismo bipartisan ha accusato l’esecutivo di avere sottovalutato l’impatto sul sistema canadese dell’accoglienza derivante dalla “tolleranza zero” di Trump. Jenny Kwan, esponente del New Democratic Party e Presidente della Commissione speciale, ha affermato che, se le autorità federali continueranno a lasciare senza sorveglianza il confine con gli Usa, i clandestini presenti nel Paese del Commonwealth supereranno “in breve tempo” la soglia delle 100mila unità. Il primo ministro, per il momento, non ha annunciato controlli più severi lungo le frontiere nazionali. Egli ha reagito alle conclusioni dell’inchiesta parlamentare istituendo il Ministero per la Sicurezza dei Confini. Titolare del nuovo dicastero sarà Bill Blair, ex capo della polizia di Toronto. Parole rassicuranti all’indirizzo di una popolazione allarmata dal crescente afflusso di irregolari sono state pronunciate dal Ministro della Pubblica Sicurezza, Ralph Goodale. Egli ha precisato: “Il Canada sta semplicemente affrontando una nuova sfida. Il nostro Paese non è in preda ad alcuna crisi epocale. L’immigrazione è un fenomeno globale e, al momento, non esistono soluzioni in grado di mettere fine in tempi rapidi a tale problema".

L’incapacità di Trudeau nel contrastare gli arrivi di irregolari starebbe causando una crescente disaffezione dell’opinione pubblica nei confronti del leader liberale. In base all’ultimo sondaggio realizzato da Nanos Research, il partito del premier avrebbe perso milioni di voti, a vantaggio dei suoi principali sfidanti, i Conservatori. Le due forze politiche si sarebbero ormai attestate intorno al 36% dei consensi. Secondo gli analisti, i Liberali rischiano seriamente di perdere le elezioni del prossimo anno a causa della blanda reazione di Trudeau all’immigrazione di massa. Gli elettori dell’Ontario, la provincia canadese più popolosa, saranno quelli che determineranno la vittoria o la sconfitta del partito attualmente al Governo. Tale provincia, principale destinazione delle migliaia di irregolari provenienti dagli Usa, è attraversata da un sentimento di profonda sfiducia nei confronti delle autorità federali.

Di conseguenza, la carriera politica di Trudeau potrà continuare soltanto se lo vorranno i cittadini dell’Ontario.

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