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Il consigliere Cohn si dimette in polemica con Trump sui dazi

Architetto della riforma fiscale della Casa Bianca, è contrario al protezionismo

Il consigliere Cohn si dimette in polemica con Trump sui dazi

Un altro uomo ha abbandonato la nave. Sono arrivate quest'oggi le dimissioni di Gary D. Cohn, consigliere economico di Donald Trump considerato un fedelissimo, nonché ideatore della riforma fiscale della Casa Bianca. L'ex banchiere di Goldman Sachs ha lasciato l'incarico dopo contrasti con il presidente sulla questione dei dazi su acciaio e alluminio.

"Gary è stato il mio principale consigliere economico e ha fatto un ottimo lavoro nel guidare la nostra agenda, contribuendo a realizzare tagli fiscali e riforme storiche e a far ripartire alla grande ancora una volta l'economia americana. È un talento raro e lo ringrazio per il servizio che ha dedicato al popolo americano", ha detto Trump, dando notizie delle dimissioni, in una dichiarazione rilasciata al New York Times.

Che Cohn avrebbe lasciato era nell'aria già da qualche tempo, dopo che aveva cercato di far fare un passo indietro al presidente sui dazi, chiedendo pubblicamente alla Ue di ridurre le tariffe sulle esportazioni dall'America, ma al contempo mettendosi in aperta opposizione ai falchi guidati da Peter Navarro.

La notizia delle dimissioni si è riflessa sulle borse europee, che hanno aperto in calo sull'abbandono di uno dei pochi volti contrari alle politiche protezionistiche che Washington ha intenzione di applicare. A Parigi il Cac scende dello 0,36% a 5.151,69 punti. A Londra l'Ftse 100 cala dello 0,41% a 7.117,49 punti. Il Dax di Francoforte cede lo 0,44% a 12.060,09 punti. Apertura negativa anche per Piazza affari con l'indice Ftse Mib a -0,46% a 22.

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