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I gilet gialli bloccano la Francia. Proteste contro caro carburanti

Un'ondata di proteste in Francia contro l'aumento dei prezzi della benzina (quattro centesimi al litro) e del carburante diesel (sette) e contro il programma del governo per ulteriori aumenti delle imposte

I gilet gialli bloccano la Francia. Proteste contro caro carburanti

Un'ondata di proteste in Francia contro l'aumento dei prezzi della benzina (quattro centesimi al litro) e del carburante diesel (sette) e contro il programma del governo per ulteriori aumenti delle imposte. Il movimento nato sui social media, forse coordinato dal Fronte nazionale secondo le accuse di alcuni, anche se apparentemente si tratta di una protesta spontanea, ha chiesto a chi intende partecipare di indossare i gilet ad alta visibilità di colore giallo.

Fra le diverse forme di protesta, i blocchi stradali e le cosiddette operazioni lumaca, in cui gli automobilisti guidano a velocità particolarmente ridotta per rallentare il traffico. Il premier Edouard Philippe ha anticipato misure per aiutare gli automobilisti, incluso un finanziamento di 4mila euro per le famiglie pià disagiate per sostituire auto diesel di modelli più vecchi. Ma il ministro degli Interni Christophe Castaner ha anticipato l'intervento delle forze di sicurezza per prevenire il blocco del traffico. Oltre 800mila persone hanno firmato una petizione online contro gli aumenti.

Sono circa 124 mila i dimostranti che hanno allestito oltre 2mila blocchi stradali. Una manifestante è morta dopo essere stata investita da un'automobilista nel dipartimento della Savoia. Alla guida dell'auto una donna che stava portando sua figlia in ospedale. La donna è stata presa dal panico quando i manifestanti hanno iniziato a sbattere contro la sua auto. Ora è sotto choc e in stato di fermo.

I manifestanti hanno provato a raggiungere l'Eliseo, ma senza alcun successo. Sono stati infatti bloccati dalle forze dell'ordine. Ma non solo. Tensioni sono state registrate anche nei pressi del traforo del Monte Bianco, al confine tra Francia e Italia, dove gli agenti hanno utilizzato i lacrimogeni.

Gli agenti sono intervenuti anche sul Ponte di Normandia, a Grande-Synthe, nel dipartimento di Meurthe e Mosella e in quello di Gard.

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