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Nuovi guai per Fillon: indagato il suo braccio destro

La giustizia francese sta indagando sul deputato Thierry Solere, portavoce di Fillon, per frode fiscale e conflitto di interessi

Nuovi guai per Fillon: indagato il suo braccio destro

Acque ancora agitate per François Fillon, il candidato del centrodestra francese (Les Républicains) alle elezioni presidenziali in programma il 23 aprile (eventuale ballottaggio il 7 maggio). La giustizia francese ora sta indagando sul suo portavoce per frode fiscale e per conflitto di interessi. Le indagini, tra l'altro, andrebbero a toccare anche la moglie del politico, Penelope, già coinvolta nello "scandalo" per i suoi emolumenti come assistente al gruppo parlamentare del marito (lavoro che non avrebbe mai svolto).

A tirare fuori il nuovo scoop che infiamma la campagna elettorale francese è Canard Enchainè, il settimanale satirico d’inchiesta che ha già sollevato il "Penelopegate". Ma vediamo cosa rivela il settimanale, in edicola oggi: Thierry Solere, deputato e portavoce di Fillon, è indagato dalla procura di Nanterre per aver evaso il fisco nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013. Secondo la ricostruzione del Canard, l’inchiesta sarebbe partita dopo un controllo effettuato dall’amministrazione fiscale nel luglio dell’anno scorso, secondo cui il deputato e la moglie non avevano versato parte delle imposte su un affitto nel periodo tra il 2010 e il 2013.

Gli inquirenti però avrebbero scoperto anche altre cose importanti, arrivando a ipotizzare un conflitto di interesse di Solere: pur essendo parlamentare della Repubblica, infatti, avrebbe intascato 12 mila euro netti al mese da una società del gruppo Chimirec, specializzata nel trattamento di rifiuti. La procura di Nanterre, che ha confermato l’apertura del fascicolo, indaga anche per le attività svolte dalla moglie di Solere, la quale ha percepito 4.400 euro mensili come assistente parlamentare del marito nel 2012 e inoltre possedeva una società, la Lerins communication, che ha ottenuto 200 mila euro di benefici.

Solere ha già annunciato querela per diffamazione contro il settimanale, parlando di "caccia all’uomo a 70 giorni dalle elezioni" e ha bollato come "completamente false" le accuse nei suoi confronti, aggiungendo di aver sempre pagato le tasse dovute. Una cosa è certa: le accuse al braccio destro di Fillon arrivano in un momento assai complicato per il candidato del centrodestra: dopo la bufera per il "Penelopegate".

E non si placano le voci che, dal suo stesso campo politico, che gli chiedono un passo indietro dalla corsa.

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