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Sanzioni, la Russia avverte l'Europa: "Tra poco non avremo più bisogno di voi"

Il ministro dell'Agricoltura russo, Aleksandr Tkachev: "Basteranno 7 anni e allora produrremo assolutamente tutto in Russia"

Sanzioni, la Russia avverte l'Europa: "Tra poco non avremo più bisogno di voi"

La Russia aveva avvertito Europa e Stati Uniti. Le sanzioni avranno conseguenze a due direzioni: colpiscono Mosca e al tempo stesso indeboliscono i suoi partner commerciali. Oggi il ministro dell'Agricoltura russo, Aleksandr Tkachev, in una intervista al canale Russia-24, ha assicurato che in massimo 10 anni la Russia sarà in grado di sostituire tutte le importazioni alimentari in Russia.

Insomma, autarchia alimentare. Un obiettivo che inorgoglisce i russi e spaventa gli addetti ai lavori europei, in particolar modo quelli italiani. La maggior preoccupazione dei produttori nostrani, degli intermediari e dei rivenditori italiani in Russia è proprio quella di essere definitivamente sostituiti sugli scaffali. Non è un processo immediato, e questo gli agricoltori lo sanno. Ma non è impossibile. E lo dimostrano proprio le dichiarazioni del ministro Tkachev: "Se continuiamo allo stesso ritmo di crescita in termini di volume di produzione, calcolando la crisi sia in Russia che nel mondo, allora in dieci anni raggiungeremo questo obiettivo", ha detto il ministro. Secondo cui, però, "se si troveranno ulteriori messi di finanziamento al settore, allora il compito sarà portato a termine al massimo in sette anni".

"Allora produrremo assolutamente tutto in Russia - ha garantito - fatta eccezione, forse per banane, datteri e agrumi, che da noi per definizione non crescono". Quello che ha in mente in Cremlino è uno scenario più che possibile. "Molta della produzione locale - ha raccontato a ilgiornale.it Giulio Zompi, ristoratore italiano a Mosca - ormai riesce ad ottenere degli standard soddisfacenti per il mercato".

Occorre anche ricordare che la Russia nei giorni scorsi ha intrapeso una lotta al contrabbando dei beni che rientrano nella restrizione alle importazioni. Le merci illegali trovate al confine o in territorio della Federazione russa vengono distrutte. E a quanto si apprende dai media russi, il servizio federale delle Dogane starebbe mettendo a punto una legge per rendere reato penalmente pereguibile il contrabbando di cibi che rientrano nelle contro-sanzioni: carne, pesce, latticini, frutta e verdure. "Perchè no? In tutto il mondo si puniscono molto severamente i contrabbandieri - ha puntualizzato Tkachev - lo facciamo in difesa della nostra gente".

Esattamente l'opposto di quanto fatto dai governi Europei, come hanno denunciato molti dei produttori italiani coinvolti dalle sanzioni alla Russia: "Un buon presidente - ha detto Barbara Gambaro, imprenditrice veneta - dovrebbe promuovere i prodotti italiani, non ostacolarli.

Ma Renzi non lo sta facendo".

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