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Testate nucleari contro gli asteroidi che minacciano la Terra

I russi vogliono lanciare un missile contro Apophis, asteroide che passerà vicino il pianeta terrestre nel 2036. "Con i budget attuali riusciamo a monitorare soltanto l’1% dei corpi celesti che orbitano in prossimità della Terra. Questo dimostra quanto miope sia la razza umana”

Testate nucleari contro gli asteroidi che minacciano la Terra

Gli scienziati russi vogliono modificare i missili balistici intercontinentali esistenti per colpire eventuali asteroidi, fino a 50 metri di diametro, in rotta di collisione con la Terra. La prima testata nucleare sarà lanciata contro Apophis, asteroide che passerà vicino il pianeta terrestre nel 2036.

Secondo quanto dichiarato all’agenzia Tass dal Kakeyev Rocket Design Bureau, un missile balistico intercontinentale è la piattaforma ideale per colpire un asteroide.

“Per rifornire un razzo servono decine di giorni, del tutto inadatti per colpire un meteorite rilevato a poche ore dall’impatto. Aggiornando i missili balistici intercontinentali, si risolve tale inconveniente. Una sorta di revisione del progetto originale che ha dato vita all’ICBM: pensato per bersagliare obiettivi terrestri con testate multiple indipendenti, potrebbe un giorno essere impiegato per salvare l'umanità”.

Il progetto russo attende un finanziamento di sette milioni di dollari ed il via libera del Ministero della Difesa che dovrebbe cedere un missile balistico con testata nucleare.

Le opzioni fino ad oggi vagliate contro una possibile minaccia proveniente dallo spazio (parliamo di un asteroide), riguardano l’impatto cinetico di un vettore o sistemi che possano sfruttare il vento solare per il cambio di rotta del corpo.

“Opzioni valide ma che richiedono tempo. Tempo che non potremmo avere. Il mondo ignora la minaccia degli asteroidi. Spendiamo mezzo trilione di dollari l’anno per armare il pianeta e solo una miseria a protezione di esso. Con i budget attuali riusciamo a monitorare soltanto l’1% dei corpi celesti che orbitano in prossimità della Terra.

Questo dimostra quanto miope sia la razza umana”.

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