Cultura e Spettacoli

Addio Anna Marchesini la ragazza "seria" che rideva di tutto

L'attrice, nota per il trio con Solenghi e Lopez, con la sua ironia incantava a teatro e in tv

Addio Anna Marchesini la ragazza "seria" che rideva di tutto

Far ridere non è faccenda da donne, dicono: invece che in burlesco, le preferiscono in burlesque. Lo sapeva bene Anna Marchesini, la brava attrice, regista, doppiatrice e scrittrice di Orvieto, morta ieri a 63 anni per una grave forma di artrite reumatoide e che per 40 anni ha saputo strappare risate ai più seriosi con la sua formidabile ironia. Negli ultimi tempi veniva tenerezza a guardarla,i ntervistata in tivù da Fabio Fazio, con quelle mani deformate e il viso sofferente, la dizione lenta. Lei, che aveva impersonato la Sora Flora, la sessuologa Merope Generosa, la Signorina Carlo, la Bella Figheira e, soprattutto, la Lucia manzoniana meritevole d'aver riconciliato gli studenti con I promessi sposi, si riconosceva a stento. Eppure, la Cameriera Secca dei signori Montagné aveva così profonda consuetudine con la frivolezza da suscitare comunque buonumore, anche parando le botte d'una salute malferma. L'annuncio della morte di Anna, dato dal fratello Gianni su Facebook, è arrivato come l'ennesimo dispetto di quest'estate nera per gli artisti. «Ho adocchiato una vetrinetta in sala riunioni, con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo. Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri», ha scritto sul suo sito l'attrice. «Sono così obesa di vita, che m'interessa pure la morte», aveva detto da Fazio.

Membro storico e anima del Trio, insieme a Tullio Solenghi e a Massimo Lopez, la Marchesini aveva debuttato in teatro nell'estate del 1976, con Il borghese gentiluomo diretto da Tino Buazzelli. Allieva dell'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, dove si diplomò nel 1979 (dopo essere stata bocciata due volte agli esami d'ammissione), cominciò a far parte d'una compagnia con Platonov di Anton Cechov, al Piccolo di Milano, diretta da Virginio Puecher. Solenghi l'avrebbe incontrato in Svizzera, nei primi anni Ottanta, curando un programma per italiani. Massimo Lopez, poi, lo conoscerà a una seduta di doppiaggio: Anna ha prestato la sua voce a cartoni animati della Disney, doppiando anche Judy Garland ne Il mago di Oz. Amato dal pubblico televisivo, che comincia ad apprezzare il Trio su Raidue, con lo spettacolo d'esordio Helzapoppin, il sodalizio si scioglierà nel '94, dopo i successi di Tastomatto, Domenica In, Fantastico. Al Trio va riconosciuto il merito d'aver trascinato il pubblico televisivo a teatro: al Sistina di Roma, Allacciare le cinture di sicurezza (1987) valse il Biglietto d'oro ai tre comici. In principio era il Trio, altro grande successo del '91, fu l'ultimo exploit: nel 1994 il Trio si sciolse, perché Massimo Lopez volle fare il solista, per tornare insieme nel 2008, con la conduzione a tre di Non esiste più la mezza stagione.

Sposata a Parigi nel 1991 e poi burrascosamente separata - per una questione di assegni di mantenimento, tema di gossip nei Novanta - dall'attore tarantino Pasquale «Paki» Valente, padre della loro figlia Virginia, Anna Marchesini dalla vita ha avuto un ultimo regalo: vedere la figlia laureata. «Proviamo un dolore immenso, anche se sapevamo che quella malattia, e le medicine che si prendono, ti prosciugano. Non so come abbia fatto a resistere: ma Anna ha dimostrato fino all'ultimo una incredibile capacità di lottare», ha detto il fratello Gianni.

Per Pippo Baudo, che nel 2002 ha avuto la Marchesini a fianco, sul palco del festival di Sanremo, l'attrice «era una donna, una mamma, un'artista eccezionale. Si portava dietro le sue qualità, con grande simpatia e ironia. Non era mai banale ed era sempre interessante. Ha fatto tanto e poteva fare ancora molto in tv e a teatro, ma purtroppo la salute non l'ha accompagnata». Addolorato per la scomparsa dell'amica, Fabio Fazio ha dichiarato: «In questo mestiere si usa con eccessiva disinvoltura la parola amico, ma per me Anna lo era davvero. Ci siamo sentiti continuamente e fino a qualche settimana fa ci siamo detti anche le cose più intime e personali». Anche le reazioni della Marchesini alla sua malattia sono state lodate da Antonella Celano, presidente dell'Associazione Persone con Malattie Reumatiche: «Con il suo comportamento, coraggioso e solare, Anna Marchesini è stata un esempio virtuoso e positivo per tutte le persone affette da patologie reumatiche.

La sua positività e l'appassionato attaccamento alla vita, da lei più volte dichiarato, è un modello da seguire».

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