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Di Maio e Casaleggio "sbianchettano" Grillo

Beppe Grillo viene citato negli atti dell'associazione che dispone sulla vita del MoVimento, ma solo come garante. Arriva la normalizzazione del grillismo

Di Maio e Casaleggio "sbianchettano" Grillo

Il MoVimento 5 Stelle ​procede spedito verso quella che in gergo si chiama normalizzazione. L'operazione passa pure, da un punto di vista formale, dal depotenziamento del ruolo esercitato da Beppe Grillo.

La questione è nota da un po', ma una delle prove di questo assunto - la prova principale - risiede tra le pagine dei documenti dell'associazione che dispone su quello che, almeno per ora, non si è trasformato in un vero e proprio partito politico. Come invece una parte della base, soprattutto quella che fa riferimento al vicepremier Luigi Di Maio, sembra caldeggiare da qualche tempo. Specie da subito dopo le sconfitte subite alle elezioni regionali sarde e abruzzesi, che potrebbero aver accelerato questo processo. Ma a ben guardare, l'atto dell'associazione in cui Beppe Grillo non viene elencato nella lista dei fondatori risale alla fine del 2017. A rivelare il fatto che la carica ricoperta dall'uomo che ha animato le piazze grilline agli albori del MoVimento sia stata in qualche modo ridimensionata è stato Il Corriere della Sera, come si può leggere pure su Dagospia.

L'opera di normalizzazione - non si sa quanto condivisa - passa dal fatto che i fondatori citati sul documento in questione siano solo due: Davide Casaleggio e l'attuale ministro del Lavoro. Il nome di Grillo si può leggere sì, ma in relazione al ruolo di garante. Questo - magari - potrebbe consentirgli di comportarsi da battitore libero, criticando i provvedimenti governativi che non ritiene in linea con quanto immaginato con la sua visione del grillismo. Potrebbe anche essere il preambolo alla definizione di una classe dirigente distante dai Vaffa day.

Fatto sta che la questione, sul giornale citato, viene giustificata così: "dettata da una necessità giuridica, assicurare uno status di imparzialità alla figura del garante. Un momento preciso (l'atto viene firmato alle 20.14) in cui Grillo - che proprio in quel periodo aveva deciso di riprendere le redini del suo blog - diventa ufficialmente il padre nobile".

Quello che emerge è, di rimando, un rafforzamento dei compiti ascrivibili al leader politico.

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