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Il "caso" Raggi fa litigare i capi del Fatto quotidiano

Il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, difende Virginia Raggi a spada tratta. Peter Gomez, invece, dice che deve dimettersi

Il "caso" Raggi fa litigare i capi del Fatto quotidiano

A sorpresa Marco Travaglio si scopre "garantista". La Raggi - è la tesi del direttore del Fatto Quotidiano - non poteva sapere, Marra non era sospettato di nulla. "Si è fidata di un dirigente mai indagato (caso più unico che raro in Campidoglio) né sospettato di essere un ladro". Come riporta Filippo Facci su Libero, mentre nei mesi scorsi Marra veniva criticato dai giornali tra i pochi che lo difendeva c'era proprio Travaglio: "Marra lo cacciavano perché troppo giacobino, perché denunciava un sacco di porcherie... Appena la Raggi l'ha chiamato come vicecapo di gabinetto, è diventato il paria... Marra è incensurato, questo forse è il problema: però il Messaggero assicura che siccome comprò casa dal costruttore Scarpellini... 'la Procura sembra voler fare chiarezza'. Ergo, è il mostro di Lochness... (17 settembre)". E ancora (il 5 novembre): "(Marra, ndr) ha sempre denunciato in procura le illegalità in cui si imbatteva... un sindaco ha diritto di scegliersi i collaboratori" (8 settembre). E Marra al Fatto dichiarava la propria vicinanza politica: "Ora mi sento 5Stelle" (5 novembre).

Ma non tutti, nel fatto Quotidiano, la pensano come Travaglio. Stiamo parlando di Peter Gomez, direttore del sito del quotidiano. Nella sua diretta Facebook ha detto, tra l'altro, queste cose: ''Virginia Raggi è stata avvertita da più parti, anche dal suo movimento, del rischio che rappresentava Marra. Poi un giorno ha avuto una notizia: questo signore ha avuto uno sconto da 500mila euro su una casa dal costruttore Scarpellini, contro cui il suo Movimento si è scagliato più volte e che considerava un palazzinaro. Allora, uno si domanda o meno di quello sconto? Mezzo milione di euro sono un sacco di soldi. Gliel'avrà fatto perché gli sta simpatico?".

Come andrà a finire? Non ci resta che aspettare: le notizie dalla procura di Roma (e dal Campidoglio) e i resoconti del Fatto.

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