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Genova, il caos delle liste porta M5S davanti al Tar

Marika Cassimatis pronta al ricorso contro la lista di Luca Pirondini: "Grillo provi le irregolarità o mi chieda scusa"

Genova, il caos delle liste porta M5S davanti al Tar

A Genova è ancora caos a Cinque Stelle. Nella roccaforte di Beppe Grillo continuano infatti le polemiche dopo che il guru del M5S ha deciso di annullare la votazione delle "Comunarie" che vedeva come candidata sindaco Marika Cassimatis.

Quest'ultima, che si è vista ritirare il simbolo, ha deciso infatti di presentare ricorso al Tar contro la lista del movimento che sarà guidata da Luca Pirondini, secondo classificato, nonché "pupillo" dello stesso Grillo.

"Presentiamo al Tar un'istanza di sospensione della lista di Pirondini perché riteniamo che la votazione estesa al nazionale per una questione locale sia contraria al regolamento del M5S", ha spiegato la Cassimatis contestando la decisione di far esprimere sulla questione tutti gli iscritti, "E, per contro, chiediamo la riabilitazione della nostra lista nel caso non vengano fuori delle prove concrete e importanti relative alle accuse che ci sono state fatte. Al Tar chiediamo che ci venga ridato simbolo del M5S e che venga riammessa la lista che ha vinto le votazioni on line del M5S. Pirondini ha perso. Abbiamo vinto noi. Se non ci sono elementi sostanziali come ho già ribadito, questa decisione non ha senso".

Poi il duro attacco a Grillo e ai vertici del movimento: "Chiediamo i documenti che ci accusano di pesanti attività contro il Movimento", ha detto la docente di geografia, "Posso parlare per me e non c'è nulla che possa provare di aver fatto attività contro il Movimento. Stiamo chiedendo da 10 giorni questi documenti e non sono arrivati. In assenza di riscontri soggettivi e rilevanti vogliamo pubbliche scuse per quanto è accaduto.

Le scuse da parte di Grillo e dello staff sono doverose perché un post di quel tipo ha esposto delle persone che in modo totalmente disinteressato si sono occupate di politica per anni per il Movimento 5 Stelle: venir trattati in questo modo generico e soprattutto offensivo richiede delle profonde scuse".

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