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Un italiano scomparso in Burkina Faso. "Da 20 giorni non sappiamo più nulla di lui"

Luca Tarchetto, 30 anni da Padova, era in viaggio con un'amica canadese

Un italiano scomparso in Burkina Faso. "Da 20 giorni non sappiamo più nulla di lui"

Si è misteriosamente interrotto all'altezza di Kokologho, sulla strada che collega Bobo-Dioulasso a Ouagadougou, nel Burkina Faso, il viaggio di Luca Tarchetto, 30 anni, architetto originario di Vigonza (Padova). Di lui e della 34enne amica canadese Edith Blais non si hanno più notizie dal 15 dicembre scorso. La famiglia, non riuscendo più a contattare la coppia sul cellulare, ha informato a Natale la Farnesina che da giorni sta cercando di venire a capo della situazione. Luca ed Edith erano partiti dall'Italia in auto, avevano percorso le strade della Francia e della Spagna fino a scendere in Marocco. Da qui si erano mossi verso il Burkina Faso attraverso la Mauritania e il Mali, percorrendo più di 9mila chilometri.

Nell'ultima telefonata alla famiglia Luca aveva spiegato di essere in viaggio da Bobo-Dioulasso verso la capitale Ouagadougou a bordo di un auto con targa italiana, poi il black out improvviso e preoccupante. Pare che i due fossero attesi a cena da una coppia francese, conosciuta in Mauritania, che abita nella capitale e con la quale avevano un appuntamento. Luca ed Edith erano in viaggio di piacere in Burkina Faso, ma la destinazione definitiva avrebbe dovuto essere il Togo, dove Luca era atteso per motivi di lavoro. Notizia per altro confermata dal padre Nunzio Tarchetto, ex sindaco di Vigonza. «Sono giorni carichi di angoscia - spiega - sapevamo che in quelle zone le comunicazioni possono essere molto complicate. Ma il giorno di Natale abbiamo deciso di sporgere denuncia e di chiedere aiuto ai carabinieri. Ora viviamo nell'ansia più totale». La coppia è scomparsa nel pomeriggio del 15 dicembre, lo si evince dalle ultime foto pubblicate da Edith sul proprio profilo Facebook che risalgono alle 16.02, 37 immagini del viaggio dal Marocco al Burkina Faso.

Nessuno al momento parla ufficialmente di rapimento, ma va anche detto che il Paese è nelle mani dell'organizzazione jihadista Al-Mourabitoun, affiliata ad Al Qaeda. Il Burkina è stato oggetto di un'ottantina di attacchi in meno di tre anni, di almeno 12 rapimenti di occidentali, ed è sempre più via di transito di terroristi e di carichi di armi ed esplosivi. Con la destituzione dell'ex-presidente Blaise Compaoré nell'ottobre 2014 è stata smantellata la forza di sicurezza presidenziale, la sola in grado di contrastare l'avanzata delle milizie islamiche. La cellula Al-Mourabitoun fu artefice del sanguinoso attentato del 15 gennaio 2016 all'Hotel Splendid e al Caffè Cappuccino di Ouagadougou, dove morirono 19 persone, tra cui un bambino italiano, Michel Santomenna

Sulla vicenda la Farnesina ha fatto trapelare qualche notizia frammentaria. Purtroppo in Burkina Faso, così come in Togo, non esiste un'ambasciata italiana e l'eventuale supporto ai nostri connazionali viene fornito dall'ufficio di rappresentanza più vicino, che si trova ad Abidjan, in Costa d'Avorio, a più di 1.

000 km da dove Luca ed Edith sono scomparsi.

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