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Meloni silura Boeri: "Dimettiti dall’Inps e candidati nel Pd"

Il leader di Fratelli d’Italia attacca durante il presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dopo le sue parole su migranti pensioni

Meloni silura Boeri: "Dimettiti dall’Inps e candidati nel Pd"

"Gli immigrati servono a pagare le pensioni". Il disco rotto dell’Inps di Tito Boeri, nella relazione annuale dell’istituzione statale, oltre a ripetere la solita tiritera – beccandosi la replica di Salvini – ha anche sostenuto che "eventuali politiche di recupero della bassa natalità italiana non potranno da sole arginare la riduzione delle classi di popolazione in età lavorativa prevista per il prossimo ventennio".

Ma non c’è solo il ministro dell’Interno de capo della Lega a criticare la presa di posizione del presidente Boeri. Infatti, anche Giorgia Meloni gliene ha cantate quattro in un video su Facebook: "Se vuoi far politica, dimettiti e candidati con il Pd!".

Meloni contro Boeri

Ecco cosa dice il leader di Fratelli d’Italia nel filmato pubblicato sui suoi canali social: "Il presidente dell’Inps Boeri in questi giorni ci ha regalato delle grandi perle di saggezza. La prima: gli immigrati ci servono perché combattono il calo demografico. No, Boeri: ci servono risorse per aiutare le famiglie italiane a mettere al mondo dei figli, risorse che se noi continuiamo a spendere per gli immigrati non avremo mai".

E aggiunge: "La seconda perla di saggezza: gli immigrati ci servono perché pagheranno le pensioni agli italiani. No, Boeri: l’Italia è di almeno dieci punti sotto la media europea per occupazione. Significa che se recuperiamo quel gap e mettiamo la gente a lavorare, avremo chi lavora per pagare le pensioni".

E poi ancora: "I vitalizi e le pensioni d’oro non si possono abolire, dice. Però, detto da chi eroga pensioni minime di 500 euro fa davvero molto riflettere”.

Fino alla staffilata conclusiva: “Presidente Boeri, cerchiamo di dire cose sensate e se proprio non le vogliamo dire e vogliamo metterci a fare politica dal capo di un’istituzione dello Stato, allora ci dimettiamo e ci candidiamo alla guida del Pd".

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