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Migrante ucciso, Fico in Calabria ​"Porto le condoglianze di Stato"

Il presidente della Camera dei deputati a San Ferdinando per l’uccisione di Soumayla Sacko

Migrante ucciso, Fico in Calabria  ​"Porto le condoglianze di Stato"

"Sono a San Ferdinando, in Calabria, dove viveva Soumayla Sacko, il ragazzo barbaramente ucciso con un colpo di fucile alla testa mentre cercava materiali per costruire un riparo. Sono qui per portare le condoglianze dello Stato ai suoi familiari e ai suoi amici". Così Roberto Fico, parlamentare del Movimento 5 Stelle nonché neo presidente della Camera, scrive su Facebook, per raccontare la sua visita in Calabria.

Fico contestato

Il pentastellato, sul social network, ha aggiunto: "Ho visitato la baraccopoli dove viveva e dove centinaia di lavoratori vivono in condizioni difficilissime. Insieme al prefetto e al sindaco ho ascoltato i rappresentanti delle associazioni che operano sul posto e che svolgono un lavoro importante di assistenza e supporto".

Ma c'è chi non ha gradito il blitz del grillino. Quel qualcuno è Aboubakar Soumahoro, italoivoriano dirigente sindacale Usb, che sempre su Fb scrive: "Grazie Roberto Fico per la visita al ghetto di San Ferdinando, mentre altri fomentano odio e razzismo. Ma le passerelle non bastano: smontiamo ghetti, sfruttamento e caporalato! Scendiamo tutti in piazza il 16 a Roma e il 23 a Reggio Calabria per Soumaila Sacko. Diritti per tutti e tutte".

E la terza carica dello Stato ha parlato anche dei diritti negati ai lavoratori, fermandosi dai cronisti che lo hanno intercettato durante la sua puntata in terra calabra: "Qua parliamo dei diritti dei lavoratori, è una questione assoluta di diritti di lavoratori, perché noi siamo in una Piana, quella di Gioia Tauro, che produce agrumi, arance meravigliose, durante l'inverno, e quindi le aziende agricole devono avere i braccianti per il lavoro; braccianti che, siano migranti col permesso di soggiorno o che siano italiani, devono essere garantiti al cento per cento nei loro diritti.

Quindi le paghe devono essere adeguate e le aziende agricole devono potersi occupare anche di alcune situazioni, come l'alloggio o il vitto di queste persone, perché così è sempre funzionato".

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