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Pd, adesso Bersani sfida Renzi: "Vuoi cacciarmi? Non hai il fisico"

Terremoto nel Pd dopo l'avvicinamento di Verdini. Minoranza in fibrillazione. Bersani guida la rivolta: "Renzi scelga tra esser chi rottama o resuscita"

Pd, adesso Bersani sfida Renzi: "Vuoi cacciarmi? Non hai il fisico"

"Non è vero che abbiamo bisogno di Verdini come non era vero che avevamo bisogno di Berlusconi con il Patto del Nazareno. È una scelta, Renzi scelga se vuol fare quello che rottama o quello che resuscita e su questo bisognerebbe fare una discussione anche congressuale". Conversando con i cronisti a Montecitorio sul ruolo di Denis Verdini nella maggioranza, Pier Luigi Bersani critica duramente il niet ad anticipare il congresso arrivato dalla segreteria dem. "Una risposta arrogante, tranciante", commenta l'ex segretario piddì mettendo in guardia Matteo Renzi sulle scelte che farà nelle prossime settimane.

Nel Pd, specie tra gli esponenti dell'esecutivo, si sta bene attenti a tenere Verdini fuori dal recinto della coalizione. Quelli dei verdiniani, precisa il titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio, sono "voti aggiuntivi, limitatamente ad una legge". Anche il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina nega qualsiasi ingresso di Ala nella maggioranza filo-renziana. "Ma se uno che vota la fiducia non è in maggioranza, uno che non la vota non è all'opposizione - puntualizza Bersani - sono tutti voti aggiuntivi e disgiuntivi... eccoci approdati finalmente nella Casa delle Libertà". Il voto di giovedì sulle unioni civili al Senato ha creato uno spartiacque. Anche perché, a Palazzo Madama, i 19 senatori verdiniani (che potrebbero aumentare già nelle prossime settimane) sono ingombranti, soprattutto nel ruolo di possibile contraltare numerico alla sinistra Pd. Proprio per questo la minoranza dem lo attacca. Il "no" arrivato dalla maggioranza del Pd all'anticipo del Congresso è stata per Bersani "una risposta arrogante, tranciante". Ma "una discussione la faremo comunque, ci vedremo a Perugia". Le voci critiche col governo si danno appuntamento alla convention della minoranza dem che si terrà l'11, 12 e 13 marzo. "Mi spiace che non si veda che un pò di gente sta cercando di raffigurare un Pd ospitale per un'idea di sinistra - argomenta - se non si apprezza questo sforzo vuol dire che non si sta capendo cosa sta succedendo".

Bersani riconosce a Renzi una straordinaria qualità: "È riuscito a cambiare le papille gustative di un bel pezzo dell'area democratica e dell'informazione". "Il mondo di Verdini risulta improvvisamente commestibile -incalza - io continuo a trovare questa cosa sorprendente". Nonostante le critiche, l'ex segretario non ci pensa nemmeno lontanamente di lasciare il Partito democratico. "Se uno riesce a buttarmi fuori deve avere un gran fisico...

", chiarisce a chi ventila l'eventualità che, con l'avvicinamento di Verdini al Pd la minoranza esca dal partito.

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