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Quota 100 e reddito di cittadinanza: via libera al "decretone"

Il Cdm approva il testo che introduce i due pilastri della manovra: ecco cosa cambia per chi va in pensione

Quota 100 e reddito di cittadinanza: via libera al "decretone"

Via libera al decreto Quota 100. Il governo ha varato in Consiglio dei Ministri il "decretone" che introduce i due pilastri della manovra, il nuovo sistema previdenziale e il sussidio del reddito di cittadinanza. Di fatto in conferenza stampa il ministro degli Interbi Matte Salvini ha presentato il decreto che di fatto introduce (e non supera) una strada alternativa alla Fornero. "Siamo passati dalle parole ai fatti", ha affermato il titolare del Viminale. Il ministro ha sottolineato poi le misure che di fatto andranno a regolare l'uscita anticipata: "Si potrà andare in pensione con 38 anni di contributi e 62 anni di età. Sono state confermate opzione donna e anche le opzioni di uscita per tutte le forze dell'ordine e per i militari". Salvini ha poi aggiunto che il decreto su Quota 100 non "prevede penalizzazioni o tagli sugli assegni".

Novità anche sul fronte del riscatto dei contributi: agevolazioni per chi decide di portare nel calcolo dei contributi anche gli anni universitari. Sul fronte del Tfr, uno dei nodi caldi da sciogliere, sarà prevista la "possibilità di incassare subito la liquidazione per gli statali", ha sottolineato Salvini. Il tutto con un prestito i cui interessi per il 95% saranno pagati dallo Stato e per il 5% dal pensionato. In conferenza stampa è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio che ha invece presentato la parte del decreto che riguarda il reddito di cittadinanza: "Il consiglio dei ministri ha deciso di fondare un nuovo welfare state. Le coperture c'erano, e tutti quelli che ci avevamo detto che non si poteva fare dico che in sette mesi l'abbiamo fatto". Di fatto l'assegno promesso dai grillini andrà anche agli stranieri residenti in Italia da almeno dieci anni di cui gli ultimi due continuativi. Infine il ministro grillino ha sottolineato alcuni paletti inseriti nel decreto che serviranno a stanare i furbi: "Abbiamo le norme Anti-divano che non permettono a nessuno di abusare del reddito di cittadinanza". Ma il rischio che il nero possa aumentare è dietro l'angolo.

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