Cronache

Per lo show record di Vasco sono vietati anche i funerali

Domani sera 230mila persone invaderanno Modena per l'evento dell'anno. Città blindata tra divieti e follie

Per lo show record di Vasco sono vietati anche i funerali

Modena - Il barista di viale Monte Kosica prepara il conto all'avvocato per la sua pausa pranzo. Insalata, birra, caffè. «Fanno undici euro. Ci vediamo domani avvocato?». «No, ci vediamo lunedì. Io domattina vado via, non ne voglio sapere nulla di 'sto casino qui». 'Sto casino qui è il concerto di Vasco Rossi, Blasco, Kom, chiamatelo come volete. Che domani sera al parco Ferrari ribattezzato Modena Park, in periferia ma ben dentro la città, riscriverà un po' di primati nella storia della musica dal vivo mica italiana ma cosmica. Duecentoventimila biglietti venduti (più circa diecimila invitati) per un evento in una città che all'anagrafe ne snocciola centottantaquattromila, un po' come se a Milano arrivassero in un giorno due milioni di scappati di casa. Una Woodstock con poca pace, tanta musica e amore secondo disponibilità personale. Chiuso fino a lunedì è il mantra di questa città vaschizzata, almeno per quegli esercizi che non prevedono un aumento delle vendite. Gioiellerie. Fiorai. Meccanici. Gli altri stipano centinaia di tramezzini in frigo spesso improvvisati, allestiscono postazioni volanti di ristoro, vendita di magliette e merchandising di ogni genere. Sei milioni di euro è l'indotto che l'evento porterà a Modena tra pernottamenti e vettovaglie, ha calcolato la Cna. E poi c'è la sicurezza. Ieri l'allarme è scattato in piena notte, quando la sede della scuola modenese che forma i vigili urbani di Emilia-Romagna, Toscana e Liguria è stata colpita da un ordigno rudimentale che ha annerito la saracinesca ma che, se fosse stato preparato da mani più esperte, avrebbe potuto fare esplodere la caldaia del locale e far saltare l'edificio. «Un atto di vandalismo stupido, che non riuscirà a rovinare la festa che stiamo preparando», taglia corto il sindaco Muzzarelli.

Un po' di inquietudine però c'è. Le misure di sicurezza messe a punto sono, come si dice in questi casi, «imponenti». Già ieri l'intera area del Modena Park era blindata. Griglie metalliche lungo la via Emilia Ovest e viale Italia intimidiscono chi passa in bicicletta, i vigili respingono tutte le automobili e anche i pedoni e i curiosi che cercano di sbirciare quella sorta di Cape Canaveral che si intuisce da lontano. All'interno dell'area del concerto gli spettatori non potranno introdurre trolley, zaini, bombolette spray, bottigliette d'acqua che non siano da mezzo litro e stappate, animali, ombrelli (e se piove si salvi chi può), prolunghe da selfie (con buona pace di instagram), skateboard, telecamere gopro, biciclette, medicinali senza prescrizione medica (non sia mai che uno sia sorpreso con una supposta), sacchi a pelo, razzi da segnalazione, materiale esplosivo (stupiti, vero?) e una montagna di altra roba che notoriamente va a ruba tra i fan del rocker di Zocca.

La viabilità della zona è stata stravolta, chi ardisce ad arrivare a Modena in automobile deve tener conto di una tale serie di limitazioni e consigli e divieti e trucchetti che la vita spericolata in confronto è un boero alla camomilla. Ventidue treni speciali saranno zeppi come tacchini a Natale, quelli ordinari manco a dirlo, un campo di atletica è stato predisposto per le emergenze. A Modena perfino la trista mietitrice si è dovuta mettere in fila. Divieto di morire per due giorni e se proprio qualcuno si ostina a tirare le cuoia che non pensi di essere seppellito prima di lunedì. Niente cerimonie, i saldi spostati, i bambini che oggi andranno alla materna riceveranno un panino perché la consegna di pasti caldi non è garantita. Gli studenti più grandi, quelli che stanno affrontando la maturità, hanno avuto un giorno di amnistia e non è detto che sia loro dispiaciuto. Disagi che i modenesi vivono con umori differenti. Chi è fan di Vasco gode. Chi può fare un buon affare ride. Chi se ne può andare fila via. Gli altri si blindano in casa. Per farsi perdonare ieri la rockstar ha consentito a 240 modenesi di assistere al soundcheck, una sorta di prova generale della fine del mondo.

Almeno per ora.

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