Politica

Viaggio nel Movimento Cinque Stelle

Ci siamo iscritti al portale che permette di discutere le proposte di legge. Ma in oltre un anno in Parlamento ne sono state presentate solo 7. E gli utenti attivi scarseggiano

Viaggio nel Movimento Cinque Stelle

Tra diktat ed espulsioni, c’è da riconoscere alla premiata ditta Grillo e Casaleggio di aver almeno provato a realizzare il sogno di ogni repubblica: quello della democrazia diretta e partecipata, in cui tutti i cittadini partecipano allo stesso modo alla vita pubblica e alla stesura delle leggi. Un sogno, appunto, se non un‘utopia - come avevamo evidenziato tempo fa - dal momento che legiferare non è cosa semplice, soprattutto in settori in cui sono necessarie specifiche competenze.

<>Dalla scelta dei candidati alle decisioni minori, fino all'opportunità di dialogare con le altre forze politiche, nel Movimento Cinque Stelle;tutto passa dalla rete. Il sistema è relativamente semplice per quanto accessibile solo alla parte di popolazione in grado di connettersi al web (circa il 40% degli italiani): ci si iscrive indicando i propri dati, il codice fiscale e il numero della carta d'identità che andrà scansionato e caricato sul sito. A quel punto bisogna solo aspettare che qualcuno nello staff verifichi la corrispondenza tra i dati dichiarati e il documento. In alcuni casi - come è successo a noi - lo staff può anche fare un'ulteriore verifica telefonica. Dopo un mesetto l'iscrizione è fatta e si è ufficialmente autorizzati (e invitati) a far parte attivamente alla vita politica del M5S.

Eppure il sogno s'infrange contro lo scoglio della realtà: come dicevamo, partecipare alla vita del Paese richiede tempo, competenze e fatica. Così dopo l'exploit iniziale l'entusiasmo è andato via via scemando e degli oltre 100mila iscritti ormai solo poche centinaia si confrontano sulle proposte di legge da portare in Parlamento o nelle sedi degli enti locali - il sistema operativo è diviso in una sezione nazionale e in una regionale che varia a seconda del domicilio dell'iscritto. E su una novantina di proposte di legge dibattute in oltre un anno nemmeno dieci sono finite in Parlamento e neanche una è stata approvata.

Ecco quindi che - forse anche per la delusione da questa debacle, oltre all-impossibilità per chi non è eletto di proporre temi - le persone attive sul forum sono sempre meno e i commenti alle singole discussioni da migliaia sono diventate solo qualche centinaio spesso ripetitivi e sterili. E anche per i temi importanti - quelli rilanciati dal blog, come le votazioni per i candidati, per le espulsioni o per i cambiamenti strutturali - il numero di chi partecipa è sempre più basso. Basti pensare che se prima votavano in 40-50mila, ieri in nemmeno 24mila si sono espressi per la formazione del Comitato di appello.

Se questo non bastasse, come racconta La Stampa, anche i visitatori del blog sono scesi vorticosamente: secondo i siti che monitorano il traffico web (in mancanza di dati ufficiali) solo un anno fa sul sito arrivavano da Google quasi 3 milioni di utenti al mese, mentre a ottobre i lettori non hanno raggiunto nemmeno il milione.

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