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Quando Di Maio e Di Battista sbraitavano per il decreto banche

Finché era all'opposizione, il M5S aveva attaccato i governi di sinistra che avevano salvato Mps e votato il decreto Salvabanche

Quando Di Maio e Di Battista sbraitavano per il decreto banche

Oggi il governo gialloverde si prepara a salvare Carige dal fallimento con un piano non dissimile da quello che evitò il default di altre banche. Ma allora il M5S - Di Maio e Di Battista in primis - sbraitavano contro il governo Gentiloni.

Era il 12 luglio 2017, quando l'allora deputato Alessandro Di Battista parlava di "falsi compagni" che regalavano "miliardi di quattrini nostri alle banche private, falsi liberisti sovvenzionati dai Fondi e dallo Stato italiano". "Il MoVimento 5 Stelle è qui a fare ostruzionismo all'ennesimo regalo appunto statale alle banche private e a denunciare, di fronte al Paese intero, la trasformazione di quella che un tempo era una Repubblica passata dalla partitocrazia alla bancocrazia", tuonava, "Voi stessi siete ormai diventati vittime di un determinato sistema perché non avete più la minima libertà di opporvi appunto al capitalismo finanziario. Perché? Perché la bancocrazia di fatto ha piazzato i suoi uomini all'interno delle istituzioni, ed è per questo che soltanto negli ultimi quattro anni sono stati approvati decine di decreti a favore delle banche private e nessun decreto a favore dei cittadini che soffrono".

Pochi mesi prima era l'attuale vicepremier ad infervorarsi alla Camera: "Dopo le elezioni politiche del 2013 avete rieletto per la seconda volta lo stesso Presidente della Repubblica, che ci ha regalato a capo del governo il giovane democristiano Letta, che passerà alla storia per aver trasferito in una sola notte 7 miliardi e mezzo di euro alle banche", diceva Luigi Di Maio, "Quella notte, mentre qui si votava in maniera illegittima quella legge, voi della maggioranza del Pd intonavate bella ciao. Roba da far accapponare la pelle. Letta lo avete usato anche per aumentare l’Iva al 23%, poi lo avete licenziato con uno #staisereno e avete insediato a Palazzo Chigi quello che tutti ricorderanno come il più bugiardo dei primi ministri italiani: Matteo Renzi…. Poi è arrivato lei Presidente Gentiloni. Il suo primo atto politico? Un decreto per trasferire 20 miliardi di euro alle banche italiane. Dopo 4 anni passati a dirci che non c’erano soldi per il reddito di cittadinanza, per le forze dell’ordine, per le imprese italiane, per il fondo per le disabilità, ha cacciato fuori dal cilindro 20 miliardi.

Complimenti!".

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