Fontana di Trevi, la protesta dei vigili: "Non siamo bagnini"
19 Agosto 2019 - 12:45I vigili di Roma Capitale sono in rivolta contro il sindaco Virginia Raggi perché il nuovo “Regolamento della Polizia urbana”, impone una serie di nuovi divieti che rendono difficile il lavoro a chi opera nei pressi di Fontana di Trevi
"Noi i bagnini non li facciamo". I vigili di Roma Capitale sono in rivolta contro il sindaco Virginia Raggi perché il nuovo “Regolamento della Polizia urbana”, entrato in vigore a giugno, impone una serie di nuovi divieti che rendono difficile il lavoro a chi opera nei pressi di Fontana di Trevi.
Non solo è vietato farsi il bagno, ma anche "arrampicarsi, sdraiarsi o sedersi" sopra la nota fontana. "Serve un’infrastruttura che impedisca ai turisti di sedersi a bordo vasca. Inseguire chi si avvicina alla fontana è un compito che svilisce gli agenti in servizio", dice Francesco Croce, segretario della Uil Funzione Pubblica di Roma che, al Messaggero, spiega quanto, col caldo, sia faticoso tale lavoro per i vigili urbani che, pertanto, chiedono di essere dispensati da tale mansione e propongono di erigere un sistema di barriere fisse che impedisca ai turisti di bivaccare vicino alla Fontana di Trevi.
"Non si può andare avanti così, servono modifiche, anche per indirizzare i visitatori se c’è un guardrail al lato della strada, l’automobilista evita di fare l’inversione a U, invece vicino alla fontana non c’è niente", aggiunge il sindacalista noncurante del fatto che, come fa notare il Messaggero, un vigile su tre non lavora mai in strada e in 700 su meno di 6mila hanno "inidoneità" che li esentano dai lavori faticosi. I sindacati hanno, perciò, già inviato una lettera alla sindaca Raggi per affrontare le "irrisolte criticità del Personale e dei servizi della Polizia locale".
Per il 5 settembre prossimo è previsto un vertice tra la prima cittadina e i rappresentati sindacali che non escludono di proclamare uno sciopero.