Cultura e Spettacoli

Donatella Rettore: "Loredana Bertè si sente ancora mia rivale"

La cantante ha rilasciato un'intervista a Leggo. Senza peli sulla lingua, ha espresso la sua opinione riguardo gli interpreti italiani di oggi: tra i "peggiori" Loredana Bertè e Alessandra Amoroso

Donatella Rettore: "Loredana Bertè si sente ancora mia rivale"

Essere schietti rende liberi: parola di Donatella Rettore. La cantante, vicina ai 66 anni, non ha peli sulla lingua e in un’intervista rilasciata al giornale Leggo ha espresso la sua opinione sul meglio e sul peggio della musica italiana contemporanea.

La prima vittima è stata Loredana Bertè con cui Donatella Rettore avrebbe avuto più di una divergenza, “finita” anche in tribunale. “Siamo sempre state diverse. È lei che si sente una mia rivale. Per me è tutto chiuso. Anzi quest’anno a Sanremo se avesse vinto sarei stata pure contenta. Eravamo amiche. Poi mi ha chiamato in causa. Io dissi che evidentemente era invidiosa del mio primo posto in classifica. Da lì in poi mi ha detto di tutto”, ha commentato la cantante.

Le vicende giudiziarie si sarebbero concluse con un nulla di fatto: “I giudici non potevano perdere tempo con due cretine”, ha raccontato. Il rapporto tra Donatella Rettore e Loredana Bertè è senza dubbio complicato, ma come un tempo lo era quello tra lei e Marcella Bella. Grazie alla grande stima professionale, hanno risolto i loro conflitti e presto uscirà il loro disco, “un duetto tra due che cantano con una bella voce”. Ma questo con Loredana Bertè non potrà succedere: “Marcella è una vera cantante. Sta sul pezzo e non molla mai. Con Loredana è problematico. Perché io mi deconcentro se la nota non è precisa”.

Donatella Rettore si è abbandonata ai ricordi di quando scriveva per altri artisti, come Loretta Goggi, Iva Zanicchi, Tiziana Rivale, Dora Moroni e Luciano Rossi. “Una soddisfazione scrivere per gli altri. Mi ha aperto la mente sentire cantare diversamente”, ha raccontato l’artista, che ha in serbo il progetto di unire tutti questi successi in un disco unico, una sorta di “Adesso canto io”.

Quelli sì che erano interpreti, non come i cantanti di oggi. Donatella Rettore non ha delle belle parole nemmeno per la giovane Alessandra Amoroso, talento scoperto ad Amici di Maria De Filippi. “L’altra sera ho visto i Music Awards. Mi sono piaciuti Baglioni, De Gregori. Quella che mi è piaciuta meno è Alessandra Amoroso, dovrebbe ricominciare a studiare, canta troppo di naso. Eppure nei talent, a cominciare da Amici, ci sono fior di maestri di canto”.

La musica italiana ormai da anni è popolata dagli “alpinisti” quelli che vanno “in alto” con la voce o dai “carbonari” che fanno la gara “a chi arriva più in basso”. Per Donatella Rettore sono lontani i tempi delle voci limpide, come quella di Mina, di Milva, o di Iva Zanicchi.

Ma L’Italia spesso non ha capito i grandi talenti. “Qui non mi volevano, dicevano che ero una buzzicona. Gli italiani guardano le apparenze – ha dichiarato la Rettore-. Me lo disse anche Lucio Battisti quando lo incontrai all’estero. Era il 1978 e lui da anni non andava più in tv. Gli chiesi perché? E lui: 'Mi guardano il foulard, come porto i capelli, se ho la pancia. Non faccio più neanche i concerti'.

Ha fatto pure il disco dal titolo L’Apparenza”.

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