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Mistero su Karl Lagerfeld: alla sfilata di Parigi non c'è

Nonostante le rassicurazioni di Chanel, l’assenza del suo direttore creativo alle sfilate di Parigi fa aumentare i timori di una sua malattia

Mistero su Karl Lagerfeld: alla sfilata di Parigi non c'è

Le star c’erano tutte. I buyer, i curiosi e le sorelle Ferragni anche, unico grande assente alla sfilata di Chanel era proprio il suo direttore creativo Karl Lagerfeld che fa aumentare i rumors di un problema di salute.

Due gli appuntamenti previsti per le sfilate dopo quella delle 11 finita senza l’apparizione di Karl, viene però assicurata la sua presenza per quello delle 12 ma così non è. A quel punto viene diramato un comunicato secondo cui: “Lagerfeld direttore artistico di Chanel che si sentiva stanco, ha chiesto a Virginie Viard, direttore dello studio creativo della casa, di rappresentarlo”.

Nell’ultimo anno Lagerfeld ha fatto la maggior parte delle apparizioni in passerella insieme alla Viard, aumentando le voci che parlano si successione, ma questa è la prima occasione in cui lui ha lasciato la passerella totalmente a Virginie.

Nonostante questo gli standard della maison sono rimasti altissimi, forse i più alti di sempre, e la copiosa nevicata che ha imbiancato Parigi ha reso ancora più suggestivo l’interno del Palazzo trasformato in un giardino estivo. Anche parlando di abiti, Chanel ha dato il massimo. Alcuni di questi hanno richiesto 350 ore di lavoro per la realizzazione. Uno, in particolare da sera, aveva fiori veri conservati nella resina per durare per sempre. Impossibile sapere il prezza ma si tratta di cifre astronomiche.

Riferimenti anni ’80 come la realizzazione della “Villa Chanel” come scritto sugli inviti, poi una deviazione con boleri piumati e abiti a corolla di margherita anni ’50. E per finire un abito da sposa che ha fatto molto parlare che altro non era che un costume da bagno con paillette e un lungo velo attaccato alla cuffia da piscina.

Lagerfeld ha iniziato la sua carriera come assistente di Pierre Balmain nel 1955 e arrivò a Chanel nel 1983, lavorando senza sosta per 16 ore al giorno. 36 in cui è riuscito a trasformare la maison rendendola ancora più famosa di quando madamoiselle Coco Chanel era in vita.

I prossimi appuntamenti con le sfilate saranno con la collezione Pret-à-porter all’inizio di marzo e un’altra il 3 maggio e c’è da scommettere che più che sugli abiti gli occhi saranno puntati a vedere se uscirà monsieur Lagerfeld a salutare i presenti.

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