Cultura e Spettacoli

Nicole Kidman: "Essere sposata con Tom Cruise? Mi ha impedito di essere molestata"

La celebre attrice australiana, da sempre aperta sostenitri di #MeToo, rivela che il matrimonio con Cruise l'ha tutelata da abusi e molestie sessuali

Nicole Kidman: "Essere sposata con Tom Cruise? Mi ha impedito di essere molestata"

"Mi sono sposata per amore, ma essere la moglie di un uomo estremamente potente ha impedito che venissi molestata sessualmente". Il 24 dicembre 1990 Nicole Kidman e Tom Cruise erano bellissimi e molto invidiati. Lei aveva 23 anni, lui 28. E quel giorno, a Telluride, in Colorado, decidevano di sposarsi dopo essersi conosciuti sul set di Giorni di tuono, un anno prima. Cruise, nonostante non avesse ancora compiuto 30 anni, aveva già recitato in Top Gun e in Nato il quattro luglio. Ed era già un attore noto e influente. Una relazione dentro e fuori dal cinema, finita su tutte le copertine.

Ventotto anni dopo, in un'intervista al New York Magazine, l'attrice premio Oscar ha deciso di raccontare alcuni dettagli di quegli undici anni di matrimonio con il celebre collega. La star, che non ama parlare di quel periodo, forse per rispetto all'attuale marito, Keith Urban, sposato nel 2006, che lei definisce "il vero amore" della sua vita, ha ammesso che la relazione con il collega l'ha protetta, in qualche modo, da abusi e molestie sessuali. Che a Hollywood ci sono sempre stati. Un mondo che l'attrice ha dichiarato di aver conosciuto soltanto una volta finito il matrimonio con Cruise: "Lavoravo, ma ero anche avvolta dal mio bozzolo quindi, quando ne sono uscita, è stato quasi come crescere all'improvviso".

Kidman, oggi impegnata nella seconda stagione di Big Little Lies (in uscita nel 2019), la miniserie dove interpreta Celeste Wright, è stata tra una delle prime star a schierarsi apertamente contro il potente produttore Harvey Weinstein. Da sempre grande sostenitrice del movimento #MeToo, in un'intervista a Variety, a settembre, sulla protesta che ha scosso non solo il mondo del cinema, aveva dichiarato: "È un grande movimento: c'è rispetto, uguaglianza e morale.

Le persone devono poter andare avanti nella loro carriera indipendentemente dal loro genere".

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