Cultura e Spettacoli

Silvia Provvedi: "Io ci sarò per Fabrizio Corona"

Silvia Provvedi, ospite a Verissimo da Silvia Toffanin, dice la sua sul suo rapporto con Fabrizio Corona, al momento in carcere accusato di reati finanziari

Silvia Provvedi: "Io ci sarò per Fabrizio Corona"

Silvia Provvedi continua a dichiarare il suo amore per Fabrizio Corona. Lo fa spesso su Instagram, dove viene talvolta criticata e difesa da chi la segue, e l'ha ribadito sabato scorso nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo. Dove la giovane Silvia ha esordito con queste parole: “Io ci sarò come fidanzata, nel bene o nel male. Lo aspetto [...] Se pensassi Fabrizio un delinquente non sarei qui a difenderlo, non sono pazza”.

Quindi i nuovi guai con la giustizia per Fabrizio Corona non gli hanno alienato gli affetti, in particolare quelli della donna cui manca tantissimo. E che si è commossa profondamente nel parlare di lui. Pare che Corona e Provvedi stiano facendo sul serio: la cantante e modella ha spiegato che si sono ritrovati spesso a parlare di matrimonio, anche se lei pensa di essere ancora giovane per un passo tanto importante, aggiungendo che una volta uscito Corona di prigione, se ne potrebbe riparlare.

L'amore, però, non impedisce a Silvia di precisare quello che pensa su Corona e i reati per i quali è accusato. "Quello di Fabrizio è un reato fiscale - ha commentato - Confiscategli quello che si deve confiscare, io non sono qui a dire che è giusto quello che ha fatto. Io pago le tasse. Ma da lì a parlare di mafia bisogna stare attenti, anche perché io con un mafioso non ci sto, con uno che ricicla il denaro sporco non ci sto e non verrei qui a difenderlo".

Provvedi sembra avere il rimpianto di non aver aiutato a sufficienza il suo compagno prima dei nuovi guai: è stata lei stessa a dichiararlo e ha aggiunto: "Bisogna tirarlo fuori dalla galera e aiutarlo in una struttura riabilitativa. Va aiutato e seguito. Da una parte la pena dei due anni in carcere è stata troppo dura, ma dall’altra, paradossalmente, quando è uscito gli sono stati concessi troppi privilegi che lui non ha gestito. Fabrizio è come una persona obesa portata in un negozio di caramelle.

Non è in grado di scegliere quante poterne mangiare".

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