Cultura e Spettacoli

Warrior, arriva la serie tv scritta da Bruce Lee

Dagli scritti di Bruce Lee è stata realizzata Warrior, serie tv che unisce azione e denuncia sociale. Dal 15 luglio su Sky Atlantic

Warrior, arriva la serie tv scritta da Bruce Lee

Shannon Lee, figlia di Bruce Lee, dopo 47 anni realizza il sogno del padre e produce Warrior, serie tv basata sugli scritti della leggenda delle arti marziali.

Nel 1972 il canale ABC era intenzionato a mettere in piedi una serie tv insieme a Bruce Lee, dal titolo "Kung Fu". L’attore scrisse anche il trattamento della storia unendo l’azione, con combattimenti e arti marziali, alla denuncia sociale sulla condizione degli immigrati cinesi negli Stati Uniti nel XIX secolo. Ma la ABC preferì poi dare la parte a David Carradine, attore più alto e che parlava un migliore inglese, conosciuto oggi principalmente per il ruolo di Bill in Kill Bill vol. 1 e 2 di Quentin Tarantino.

Ora, Shannon Lee, dopo essere entrata in possesso degli archivi del padre, in seguito anche alla morte del fratello Brandon, avvenuta durante le riprese de Il Corvo, porta a compimento quanto da lui scritto per la serie tv da cui fu scartato. Si tratta di Warrior, una serie tv creata da Jonathan Tropper, già ideatore di Banshee, e da Justin Li, già regista di alcuni Fast and Furious passati oltre che dei prossimi due. Shannon Lee invece figura come produttrice esecutiva.

Warrior racconta la storia di Ah Sahm (Andrew Koji, visto in Fast and Furious 6), giovane cinese che padroneggia le arti marziali, il quale arriva negli Stati Uniti a fine ‘800 per circostanze misteriose e si ritrova coinvolto nelle Tong Wars, cioè le guerre tra bande rivali nella Chinatown di San Francisco dell’epoca. In quel periodo gli immigrati cinesi sono accusati di rubare il lavoro ai residenti e la tensione che si viene a creare sfocia in disordini e violenze. Ah Sahm, grazie alle sue abilità nel combattimento, entra a far parte della malavita cinese, la quale si scontra con irlandesi e non solo.

Viene così unito il fascino delle arti marziali, da Bruce Lee in primis portato al cinema, con la problematica dell’immigrazione. Warrior, assicura Shannon Lee, riprende fedelmente l’idea originaria del padre: dall’epoca in cui doveva svolgersi la serie tv fino all’aspetto centrale della denuncia sociale circa la situazione degli immigrati cinesi e ciò a cui andavano incontro.

La prima stagione di Warrior, composta da dieci episodi, è già andata in onda negli Stati Uniti sull’emittente Cinemax, la quale ha annunciato la produzione anche della seconda stagione, mentre in Italia andrà in onda su Sky Atlantic dal prossimo 15 luglio.

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