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Corsa alla presidenza Figc: Malagò potrebbe stoppare Tavecchio

Nella partita per la presidenza della Figc è pronto ad intervenire anche il presidente del Coni, Malagò. Si fa strada anche l'ipotesi della nomina di un commissario

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò

Nell'assemblea della Lega di serie B è stato riconfermato l'appoggio a Carlo Tavecchio, ma la spaccatura in atto tra i presidenti delle società di serie A, sta convincendo il presidente del Coni, Giovanni Malagò a prendere una posizione netta nei confronti di Tavecchio, rimasto invischiato nelle polemiche dopo la famosa frase di stampo razzista. Per Malagò da giovedì prossimo scatta il periodo delle ferie estive, ma il presidente del Coni non avrebbe problemi ad interromperle se necessario per la situazione di ingovernabilità del calcio italiano.

Dopo i colloqui delle settimana scorsa con i due candidati, Albertini e Tavecchio, Malagò aveva fatto sapere che poteva rendersi necessario un altro colloquio, ed aveva tracciato la strada, chiarendo che poteva avvenire sia per una richiesta dei due contendenti, che per una situazione di divisione all'interno di una delle leghe, cosa che sta avvenendo, con buona parte delle società di serie A che si è dissociata da Tavecchio, ritirando l'appoggio.

Malagò non può in questo momento intervenire formalmente richiedendo un "passo indietro" a Carlo Tavecchio, ma ha già provato a farlo con la "moral suasion", sia in interviste che nel colloquio a quattr'occhi, ed il presidente dalla Lega Dilettanti, aveva indirettamente risposto nel corso di un'intervista, dicendo che in caso di una spaccatura in una Lega importante, sarebbe stato necessario fare "altre considerazioni" in merito alla candidatura. Le parole di Tavecchio erano però assolutamente riferite alla Lega Pro, mentre Malagò stava facendo riferimento alla Lega di serie A, che è quella nella quale sono emerse le maggiori opposizioni alla candidatura di Tavecchio.

Al momento, tra i presidenti della serie A c'è un sostanziale pareggio tra i sostenitori di Tavecchio ed i suoi oppositori, ma la maggioranza si sta spostando giorno dopo giorno dalla parte di Albertini. In un'intervista Malagò ha detto di apprezzare il programma presentato dal presidente della Lega Dilettanti, ma ne ha sottolineato anche la difficoltà a metterlo in pratica dopo l'elezione, facendo riferimento alle "troppe cambiali da pagare". Nella stessa intervista, il presidente del Coni, ha detto di ritenere importante per il mondo del calcio anche la novità rappresentata da Demetrio Albertini, sia come età, che come rappresentante dei giocatori, che però, secondo la sua opinione, troverà molte difficoltà ad ottenere il successo.

L'ipotesi del commissariamento della federazione prende quindi sempre più corpo, con la possibilità di metterlo in atto sia prima delle elezioni che dopo. Per dare effettiva attuazione a questa ipotesi sarebbe necessario il ritiro di uno dei due candidati alla carica di presidente, oppure l'affermarsi di una situazione difficile, a seguito di una vittoria di stretta misura di uno dei due candidati.

Per quanto riguarda la scelta del commissario, molto probabilmente potrebbe essere lo stesso Malagò a scendere in campo direttamente.

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