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Pazzesco al Tour: Froome resta a piedi e perde la maglia. Ma la giuria azzera

L’inglese aveva attaccato in salita sul Mont Ventoux con Porte e Mollema. I tifosi in mezzo alla strada bloccano una moto, poi l’incidente. La maglia gialla resta senza bici, perde oltre un minuto e anche il primato. Ma la giuria cancella tutto

Pazzesco al Tour: Froome resta a piedi e perde la maglia. Ma la giuria azzera

Froome tampona una moto mentre era all’attacco. Resta a piedi, corre in salita per 300 metri (guarda il video). Aspetta invano una bici di scorta. E sulla montagna che poteva consacrarlo perde la maglia gialla. Ma un’ora abbondante dopo l’arrivo la giuria rimette ordine. Froome viene accreditato dello stesso distacco di Mollema, e così anche Porte. E quindi l’inglese resta in testa. «Sempre in maglia gialla» commenta soddisfatto sul suo profilo Twitter.

Patatrac sul Mont Ventoux. L’azione che stava per decidere il Tour, lo riapre completamente. Ci si mette una moto della televisione al seguito della Grande Boucle. Semicurva sulla sinistra a un km dal traguardo, sede stradale invasa totalmente dai tifosi, particolarmente numerosi perché in Francia il 14 luglio è festa nazionale e tutti si riversano sulle strade per vedere la corsa. La moto di ripresa impegnata sul terzetto che comanda l’armata dei favoriti inchioda. Richie Porte finisce dritto nell’obbiettivo della telecamera. Chris Froome sulla sua schiena e Bauke Mollema completa il mucchio selvaggio. All’arrivo, intanto, De Gendt aveva regolato Pauwels nella doppietta belga a rovinare la festa nazionale francese: nella fuga di giornata c’era solo Chavanel, che si accontenta della quinta piazza.

Froome, Mollema e Porte avevano attaccato da qualche centinaio di metri. Froome in controllo, dopo aver risposto a un paio di punture di Quintana, aveva piazzato il suo scatto decisivo. Porte lo aveva seguito senza problemi, Mollema dopo poco.

Ma l’incidente cambia tutto. Il kenyano bianco in maglia gialla rompe la bicicletta nello scontro. Si guarda intorno, ma le ammiraglie sono molto più indietro. È a piedi e si mette a correre. Dietro a Porte che è risalito claudicante in bici. Mentre Mollema è stato il più fortunato, perché il suo mezzo è sano, e continua la sua corsa verso il traguardo. Da dietro il gruppetto dei migliori recupera e passa. Aru, Bardet, Rodriguez, Meintjes.

Ma soprattutto la maglia bianca di Adam Yates, il 23enne inglese che per un’ora si vestirà di giallo. Froome è disperato. Passa una moto del cambio ruote, ma ha solo ruote, non telai. Qualche secondo dopo la macchina gialla dell’assistenza allunga una bicicletta al capitano della Sky. Ma dopo qualche centinaio di metri (ai -300 dallo striscione) Froome la scaglia per terra con violenza, non riesce a pedalare. Poi, finalmente, ecco l’ammiraglia. E una bici di scorta. Sul traguardo perde 1’21“ dal gruppetto coi migliori e, di conseguenza, anche la maglia. Avrebbe 53“ di svantaggio da Yates.

Furibondo e incredulo, per l’inglese sarebbe una grave botta al morale. I suoi due Tour Froome li ha vinti negli anni dispari, 2013 e 2015, mentre in quelli pari è sempre stato bersagliato dalla sfortuna. Nelle prime 11 tappe l’aveva evitata, ma se non è un gatto nero questo...

Poi arriva il colpo di spugna della giuria della Grande Boucle a rimettere le cose a posto per l’inglese e la Sky. Un grosso sospiro di sollievo.

Ecco la nuova classifica: 1) Froome, 2) Yates a 47“, 3) Mollema a 56“, 4) Quintana a 1’01“, 5) Bardet a 1’15“, 6) Valverde a 1’39“, 7) Van Garderen a 1’44“, 8) Aru a 1’54“, 9) Martin a 1’56“, 10) Rodriguez a 2’11“.

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