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Clooney sfida il bando di Trump. E accoglie in casa un profugo

Il ragazzo è arrivato in America superando tutti i controlli. Così Clooney ha battuto (sul tempo) il bando di Trump ai Paesi musulmani. E ora guarda alla Casa Bianca

Clooney sfida il bando di Trump. E accoglie in casa un profugo

Dopo aver avuto da non molto una coppia di gemelli, George e Amal Clooney hanno deciso di accogliere un profugo minorenne iracheno, della minoranza yazida, massacrata e perseguitata dall'Isis. Una mossa che sfida Donald Trump e la sua stretta all'immigrazione clandestina e che lo rilancia nella pole position dei fututi candidati alla presidenza degli Stati Uniti. E infatti Matt Damon, a precisa domanda su un'eventuale impegno diretto in politica di Clooney, lo definisce come una benedizione: "Non ci potrebbe essere un presidente degli Stati Uniti migliore di George".

Suburbicon, l'ultimo lavoro di Clooney presentato in questi giorni al Lido insieme alla moglie Amal, è una pacifica e idilliaca comunità periferica caratterizzata da case a buon mercato e giardini ben curati, il luogo perfetto dove crescere una famiglia. È esattamente quello che stanno facendo i Lodge nell'estate del 1959. Tuttavia, l'apparente tranquillità cela una verità inquietante, quando il marito e padre Gardner Lodge è costretto a farsi strada nel lato oscuro della città, fatto di tradimento, inganno e violenza. Questa è la storia di persone imperfette e delle loro scelte sbagliate. I fratelli Coen firmarono la sceneggiatura originale di Suburbicon negli Anni ottanta, ma il film non fu mai realizzato e venne accantonato. L'anno scorso Clooney e il suo socio Grant Heslov stavano lavorando a una storia accaduta a Levittown, Pennsylvania, nel 1957. "Chiamai i fratelli Coen - racconta Clooney - per chiedere loro se potevamo provare a dare un'occhiata al copione e farne un film storico ambientandolo in una città come Levittown". Loro si dimostrarono entusiasti, e quindi si sono messi subito al lavoro. "Mi sembrava un momento appropriato per parlare di muri e minoranze che fanno da capro espiatorio, anche se all'interno di un thriller insolito - continua l'attore - ho sempre amato l'idea di un omicidio consumato in una città perfetta con tutta la gente che guarda nella direzione sbagliata. È la storia di un'epoca e di un luogo dai quali, purtroppo, non ci siamo mai veramente allontanati".

Per Clooney, dopo l'elezione di Trump alla Casa Bianca, c'è una "nuvola nera" sopra agli Stati Uniti. "La gente - spiega - è arrabbiata, con se stessa e per la direzione in cui stanno andando il Paese e il mondo". E fa il parallelismo con gli anni Sessanta e Settanta, durante l'ascesa dei movimenti per i diritti civili e quando la segregazione nel Sud era ancora enorme. "Siamo dovuti crescere con il peccato originale della schiavitù e il fatto che abbiamo orientato male la nostra attenzione, accusando solo le famiglie afro-americane dei nostri problemi - sottolinea - i bianchi sentivano che stavano perdendo i loro privilegi e accusavano a torto le minoranze". Suburbicon, per stessa ammissione di Grant Heslov, uno dei produttori, è proprio una "presa di posizione" contro Trump e contro la sua decisione di potenziare il muro al confine con il Messico. Per questo, in conferenza stampa, sono in molti a chiedergli se si sta preparando a correre per la Casa Bianca. Ma lui nicchia: "Sarebbe divertente, farei il tifo per qualunque altra persona volesse farlo".

Intanto, un'altra mossa l'ha messa a segno accogliendo un profugo iracheno nella sua casa di Augusta, in Kentucky. Secondo l'Hollywood Reporter, il ragazzo starebbe già studiando all'università di Chicago. "Si trovava su un autobus per Mosul (la roccaforte irachena di Isis strappato solo a luglio allo Stato Islamico, ndr) e i jihadisti dell'Isis hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco i due autisti del mezzo e hanno urlato 'Chiunque vuole andare a scuola lo uccideremo' - racconta Clooney - ma lui è riuscito a sopravvivere e ad arrivare in America superando tutti i controlli". L'attore è stato tra i più aspri critici delle politiche migratorie di Trump che è riuscito a bloccare l'arrivo di nuovi profughi.

Ma, con l'adozione del minorenne yazida, è riuscito a battere il presidente (sul tempo).

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