Coronavirus

Sotto minaccia dei lockdown. ​Il governo gioca con la paura

Il coordinatore del Cts Miozzo fa l'allarmista: "Se i contagi crescono, i lockdown sarebbero inevitabili. E sarebbe un incubo"

Sotto minaccia dei lockdown. ​Il governo gioca con la paura

Il governo e i suoi tecnici scientifici hanno ancora una notevole paura del coronavirus. Tanto che Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in una intervista al Corriere ha spiegato che se i contagi continueranno a salire i nuovi lockdown saranno inevitabili.

Senza tenere conto che i nuovi positivi non sono neppure paragonabili a quelli di marzo o aprile, come più volte sottolineato dal professor Alberto Zangrillo, che ha anche spiegato come stanno davvero le cose. Miozzo ha parlato dei 481 nuovi contagiati che non sono da sottovalutare e creano grande preoccupazione. Inoltre ha tenuto a precisare che tra in nuovi contagiati ci sono anche molti giovani.

Sulle regole imposte dal governo verso coloro che rientrano da certi Paesi, quali Croazia, Spagna, Malta e Grecia, Miozzo preferirebbe avere delle norme valide per tutti i Paesi. “Credo sia un problema che la Commissione dovrebbe governare meglio, coordinandosi con l’Oms. Suggerire un approccio europeo più coordinato. Ognuno cura il proprio Paese ma viviamo in Europa e le frontiere sono aperte. Questa fuga in avanti di Stati membri e la scarsa capacità di coordinare dovrebbe essere guardata con attenzione”, alcune Nazioni hanno infatti imposto la quarantena. Il coordinatore ha poi parlato dei vacanzieri che si scoprono contagiati perché non hanno seguito le norme di sicurezza che il governo ossessivamente impone e ricorda. Nel ricordare di limitare gli assembramenti, Miozzo ci fa anche andare il cocktail di traverso: “Possiamo anche bere lo spritz, ma se ci ammucchiamo non ci sarà scampo”. Ecco, siamo stati avvertiti.

La riapertura delle discoteche è un pericolo

Sulla riapertura delle discoteche il Comitato tecnico scientifico si è sempre detto contrario perché ritenuto un pericolo. A meno che non vi siano controlli severi, come ballare a due metri di distanza l’uno dall’altro. Il governo però, come sempre, ha preferito passare la patata bollente alle regioni che potranno decidere liberamente le riaperture dei locali da ballo. Miozzo ha poi confermato di dare quotidianamente nuove linee guida, in modo che nessuno possa dire di non sapere cosa sta accadendo in Italia. Ma ormai sembra inevitabile, almeno per quanto pensa il coordinatore del Cts, che ci avverte di tenerci pronti al peggio, perché è possibile una nuova emergenza.

Prepariamoci a un nuovo lockdown

E sui danni che un nuovo lockdown potrebbe portare all’economia del Paese, già in ginocchio, “mi sembra che questo sia prevalente per alcuni amministratori locali. Nessuno è così cinico o sciocco da non comprendere che se non si sfrutta questo periodo in cui la gente è in vacanza il disastro economico può essere ancora più grave. ma bisogna rendersi conto che senza le misure di protezione si rischia il ritorno al lockdown e questa sarebbe davvero la catastrofe”.

Riferendosi infine alla riapertura delle scuole, Miozzo ricorda che è la loro priorità. Ma deve avvenire in tutta sicurezza, altrimenti “rischiamo di vanificare ogni sforzo, questo mi preoccupa e mi fa arrabbiare. Ci rendiamo conto che cosa vuol dire se si dovesse tornare all’insegnamento a distanza? Sarebbe un incubo. E poi ci sarà la ripresa del lavoro, il trasporto pubblico a pieno regime”.

Insomma, si prospettano tempi duri.

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