Cronache

In manette Cosmo Giancaspro, ex presidente del Fc Bari

L'imprenditore barese è accusato di bancarotta fraudolenta

In manette Cosmo Giancaspro, ex presidente del Fc Bari

Un vero e proprio terremoto ha scosso il mondo del calcio. L'ex presidente del Fc Bari 1908, Cosmo Giancaspro è stato arrestato a Roma dalla Guardia di Finanza. Ora è ai domiciliari con l'accusa di bancarotta fraudolenta, in relazione al crac della società "Finpower" (impegnata nel settore delle energie rinnovabili, ndr). Il provvedimento cautelare è stato firmato dal gip di Bari, Francesco Mattiace, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Dentamaro, che ha coordinato le indagini. La società "Finpower" è stata dichiarata fallita nel gennaio scorso. L'indagine è nata dalle denunce dei soci di minoranza Alessio Angelo Bona e Giovanni Ferrara. Quest'ultimo risulta indagato nella sua qualità di ex legale rappresentante della società, insieme all'ex amministratore Francesco Pio Izzo. L'ipotesi accusatoria è che negli anni tra il 2013 e il 2017 dalla "Finpower" sarebbero stati distratti fondi, parte dei quali dirottati - è l'ipotesi degli inquirenti - sulla "Kreare Impresa Srl", posseduta al 100 per cento dallo stesso Giancaspro, proprietaria del Fc Bari.
In una nota la procura precisa che l'imprenditore è accusato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e preferenziale per oltre 10,7 milioni di euro in concorso con il rappresentante legale ed il liquidatore della società fallita. Nel corso delle indagini, gli investigatori si sono avvalsi del contributo della curatela, ascoltato numerose persone, esaminato molteplici documenti e fatto ricorso ad intercettazioni telefoniche. Secondo l'ipotesi accusatoria, Giancaspro, agendo in concorso con il rappresentante legale della società fallita, è riuscito attraverso complesse operazioni societarie (decifrate grazie al contributo di una consulenza tecnica) a vendere a una sua società partecipazioni nel Fc Bari 1908 del valore di oltre dieci milioni ad un prezzo molto più basso.

Sono emerse, inoltre, ulteriori condotte dissipative e pagamenti preferenziali sempre a favore della società che controllava.

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