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Gli ombrelloni col box: come cambierà l'estate

Il sottosegretario al Turismo Lorenza Bonaccorsi apre alla possibilità di andare in spiaggia quest'estate: "Stiamo lavorando per far sì che possa essere così". Tra barriere in plexiglass, distanziamento, igienizzanti e mascherine, ecco come potrebbe essere la nuova stagione estiva italiana

Gli ombrelloni col box: come cambierà l'estate

Navighiamo a vista ma la nostra stagione estiva potrebbe essere salva. Il sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Lorenza Bonaccorsi infonde una speranza in più per gli amanti del mare, che non appare più un miraggio lontano.

"Al mare ma con distanziamento"

"Andremo al mare questa estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così". Poche ma precise le parole del sottosegretario durante un'intervista a RaiNews24 in un momento in cui il nostro Paese è ancora in piena emergenza Covid con il settore turistico uno dei più devastati ed in crisi. "Ci stiamo lavorando - ha precisato - dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l'ipotesi di un distanziamento".

Quindi, al mare sì ma con criterio: la Bonaccorsi ha spiegato che sono allo studio misure per consentire lo sviluppo di un "turismo di prossimità" che favorisca i borghi rispetto alle aree più affollate. Il sottosegretario ha parlato anche di una "fase tre", sulla quale "cominciamo però da subito a lavorare", per il "riposizionamento strategico dal punto di vista del marketing e della comunicazione del nostro paese, che è sempre ai primi posti per il binomio gastronomia e cultura", si legge sul Messaggero.

Barriere in plexiglass

Come fare ad evitare contatti troppo ravvicinati? Tre metri di distanza tra un ombrellone e l'altro, barriere di plexiglass, accessi scaglionati e igienizzazione tecnologica dei locali comuni: queste sono solo alcune delle misure che stanno vagliando gli esperti ancora in fase di studio. Le barriere in plexiglass, ad esempio, sarebbero le stesse che sono già istallate nei supermercati a protezione delle casse, con ombrelloni e sdraio che rimarrebbero isolati come mostra l'immagine in allegato.

plexiglass

Come riportato dal Messaggero, si tratta di box trasparenti realizzati con pareti di plexiglas e profili in alluminio. I box sono quadrati, 4,5 metri per lato con un “accesso” da un metro e mezzo di ampiezza. Al momento non si conosce il prezzo dell’istallazione ma, soprattutto sulla riviera romagnola, la proposta sembra avere successo.

Ingressi scaglionati ed igienizzanti ovunque

A livello igienico-sanitario, gli operatori turistici si preparino psicologicamente ad una marea di diktat: gli ingressi in spiaggia potrebbero essere scaglionati in base alla fascia d'età ed alla prenotazione obbligatoria prima dell'accesso agli stabilimenti balneari; si provvederà all’installazione di igienizzanti nei bagni, al bar, negli ex spazi comuni e nelle docce. Capitolo mascherine: ovviamente andranno sempre indossate, anche all'aria aperta.

Se il gruppo di esperti del Ministero della Salute è già al lavoro sulle linee guida per la ripartenza delle attività turistiche e balneari, gli operatori turistici delle spiagge italiane sono ancora in un limbo, senza alcuna indicazione: in Abruzzo, ad esempio, non si sa se e quando i titolari delle concessioni potranno accedere alle spiagge per preparare l’arenile, rimuovere detriti e sporcizia, disinfettare la sabbia. Il governatore Marsilio ha scritto al Governo, ma nel decreto "Cura Italia" al momento, non ci sono né previsioni né deroghe per gli operatori balneari.

I dubbi del sindacato di categoria

Non si è fatta attendere la risposta di Antonio Capacchione, presidente del sindacato balneari all'apertura estiva prospettata dalla Bonaccorsi. "Le soluzioni si possono trovare: dal distanziamento degli ombrelloni alla sanificazione delle attrezzature alla certificazione medica - afferma Capacchione su Repubblica - ma ora è prematuro perché dobbiamo dare tempo agli scienziati di conoscere le dinamiche della malattia", ed aggiunge che "per la ripresa delle attività serve un'ordinanza nazionale e non tante ordinanze regionali che sia fatta sulla base di protocolli concordati con i rappresentanti del settore".

I pareri contrari

L'ottimismo, perà, viene bloccato sul nascere dagli esperti. "Pensare di programmare vacanze al mare quest'estate al momento è una possibilità da dimenticare", ha affermato soltanto un paio di giorni fa il Prof. Mario Schiavina, ex direttore dell'Unità operative di Pneumologia e Terapia intensiva respiratoria del Policlino Sant'Orsola di Bologna. "Questo virus ha una contagiosità eccezionale: anche quando ci saranno zero positivi e zero morti occorrerà sempre un grandissimo controllo perché tutto può ancora essere sotto traccia ed esplodere alla prima sciocchezza, come assembramenti o avvicinamenti di persone".

Bonaccorsi e Von der Leyen, pareri a confronto

Se la Bonaccorsi ed il Ministero della Salute italiano sono a lavoro per trovare possibili soluzioni estive per milioni di italiani, di parere diametralmente opposto si è espressa Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, in una intervista al quotidiano tedesco Bild. "Non prenotate le vacanze estive - ha affermato - raccomando di aspettare prima di fare piani: in questo momento nessuno può fare previsioni affidabili per luglio ed agosto".

Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico italiano, praticamente tutte contrarie all'affermazione della politica tedesca. Antonio Tajani, di Forza Italia, ha espresso il suo dissenso.

"Non avrei detto le frasi che ha pronunciato a proposito delle vacanze perché non è questo il modo di incoraggiare le presenze turistiche", dice Tajani, spiegando che "non è un messaggio che rassicura quel settore economico".

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