Rapina a portavalori, camion in fiamme sull'A1 all'altezza di Lodi

Scene da film poliziesco sull'A1, all'altezza di Lodi. Ma non c'erano attori impegnati sul set, solo banditi, che hanno dato alle fiamme alcuni camion per un colpo a un furgone portavalori. È accaduto all’altezza di Pieve di Fassiraga, km 34 della Milano-Bologna. I rapinatori sono entrati in azione intorno alle 6.30, gettando chiodi sulla carreggiata e bruciando mezzi pesanti, poi messi di traverso per bloccare il furgone della ditta "Battistolli". Il colpo però è fallito e i malviventi si sono dati alla fuga. Subito scattata la caccia all'uomo. Sull’A1 ci sono telecamere, le cui registrazioni verranno controllate dalle forze dell’ordine, intervenute in massa nel tratto di autostrada all’altezza della città lombarda. L’assalto al portavalori è fallito perché sono stati fermati dai chiodi solo i due furgoni della scorta mentre quello che custodiva i valori è riuscito a sfuggire e ad arrivare in una delle basi del gruppo Battistolli. 

Alcuni dei banditi hanno fermato e costretto a scendere dalla sua vettura un’automobilista e sono poi fuggiti a bordo dell’auto della donna. I rapinatori l’hanno bloccata a Borghetto Lodigiano, abbandonando alcune delle vetture usate per la tentata rapina. I primi rilievi effettuati dalla polizia e le testimonianze dei portavalori indicano anche che i banditi hanno assaltato il furgone sparando alcuni colpi d’arma da fuoco. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. 

Le forze dell’ordine danno la caccia a 8 persone, forse anche nove, come ha spiegato il procuratore capo della Repubblica di Lodi Vincenzo Russo, che coordina le indagini. Dopo i rilievi la Scientifica della polizia di Lodi analizza attentamente quanto lasciato a terra dai malviventi. E i filmati delle telecamere posizionate sull'austostrada. 

La situazione del traffico

Dopo alcune ore di chiusura alle 12.40 l'autostrada è stata riaperta al traffico ed è percorribile senza problemi. Nella mattinata si era registrata una coda di 7 km tra Milano sud e Lodi.  I veicoli che erano rimasti bloccati dopo circa sei ore si sono rimessi in marcia. La lunga attesa è stata necessaria anche per poter ripulire le corsie dai chiodi che erano stati