Cultura e Spettacoli

Milano avrà il suo Salone del Libro. Gli editori annunciano l'accordo con la Fondazione Fiera

Il presidente dell'associazione italiana editori, Federico Motta, ha annunciato l'accordo per organizzare il Salone del Libro a Milano. Chiamparino: "Accettiamo la sfida"

Milano avrà il suo Salone del Libro. Gli editori annunciano l'accordo con la Fondazione Fiera

Milano avrà il suo Salone del Libro. L'Aie, l'Associazione italiana degli editori, ha infatti dato il via libera alla realizzazione di una collaborazione con Fiera Milano per "l'organizzazione di eventi fieristici in tutto il territorio nazionale". L'Aie non chiude totalmente la porta alla Fondazione per il Libro, l'organizzazione che dal 1988 organizza il Salone del Libro di Torino."Ci auguriamo di poter continuare con loro una collaborazione tesa all'individuazione e alla realizzazione di eventi per lo sviluppo della lettura", si legge in una nota. Il Salone milanese verrà presentato a settembre e probabilmente si terrà a maggio, per non sovrapporsi con l'evento di Torino. Sono previsti anche il potenziamento di "Più libri, più liberi", la fiera che si tiene a Roma, e un progetto itinerante nel sud Italia.

Il presidente degli editori, Federico Motta ha anche annunciato l'uscita dalla Fondazione per il Libro di Torino. "La decisione è stata presa dal consiglio generale all’unanimità il 25 febbraio scorso", ha detto Motta che ha poi spiegato di aver rinviato l'annuncio per evitare interferenze con la campagna elettorale. Per quel che riguarda i rapporti con Bookcity, l’altra manifestazione milanese dedicata ai libri, Motta ha spiegato che "Sarà una parte dell’organizzazione con cui discutere".

La rottura tra gli editori e la fondazione piemontese risale a qualche mese fa. Da tempo si parla della volontà da parte dell'Aie di creare un polo fieristico a Milano, su iniziativa del nuovo presidente Federico Motta. "Abbiamo capito quale fosse il suo obiettivo", ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. "A questo punto - ha aggiunto - la sfida è accettata: noi ora ci prendiamo il tempo strettamente necessario per elaborare un progetto innovativo con le diverse personalità che, a cominciare da Massimo Bray, hanno dato la loro disponibilità".

Nei giorni scorsi il ministro della Cultura Dario Franceschini aveva stretto un patto con le istituzioni locali per rafforzare il Salone torinese, proprio queste sinergie giocheranno un ruolo centrale nel rilancio della Salone torinese. "Giocheremo le nostre carte sul piano dell'innovazione culturale - ha spiegato Chiamparino - con un progetto che segni discontinuità con il passato e un rilancio forte del Salone del Libro, un progetto che, anche in considerazione dell'intesa e del sostegno al Salone da parte del ministero dei Beni Culturali e quello dell'Istruzione abbia come obiettivo la promozione di tutte le forme di lettura a livello nazionale."

Salone del Libro

Lindau di dissocia da Aie e sostiene il Salone del Libro di Torino

La casa editrice Lindau si dissocia dalle decisioni assunte dal Consiglio dell'Aie a proposito del Salone del Libro di Torino. Lo sottolinea in una nota in cui invita ''i tanti editori che condividono il suo dissenso a costituire in breve tempo un coordinamento nazionale a sostegno della kermesse torinese e per una politica a favore del libro e della lettura''. Riservandosi inoltre ''di valutare l'opportunità di rinnovare l'adesione all'Associazione, a cui pure appartiene da lungo tempo''.

Lindau, nella nota osserva che ''la posizione del Consiglio non è espressione degli associati, che sono stati tardivamente informati dei problemi emersi, dei progetti alternativi e dei contatti in corso e comunque non sono mai stati consultati''.

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