Economia

Confindustria stima il Pil 2017 in rialzo: crescerà dell'1,3%

Il Centro studi di Confindustria ritocca dallo 0,8 all'1,3% le stime di rialzo del Prodotto interno lordo di quest'anno, mentre rallenta la crescita dell'occupazione

Confindustria stima il Pil 2017 in rialzo: crescerà dell'1,3%

Pil in rialzo rispetto alle ultime previsioni secondo Confindustria. Il Centro studi dell'associazione degli industriali rivede in netto rialzo le stime della ricchezza nazionale per il 2017, di cui è prevista una crescita dell'1,3 per cento contro lo 0,8 indicato in precedenza. Per Confindustria la correzione, rispetto all'ultima rilevazione di dicembre, sarebbe determinata dal boom di esportazioni e investimenti. Una prevsione ottimistica a cui si aggiunge quella dell'agenzia Standard&Poor's, che ha alzato le sue previsioni di crescita dell'Italia dallo 0,9 all'1,2 per cento.

Dati positivi che però c'entrano poco con il fronte lavoro, da cui non provengono buone notizie. Sia nel 2017 che nel 2018 la crescita dell'occupazione rallenterà dallo 0,9 allo 0,8 per cento rispetto all'1,4 del 2016.

L'allungamento degli orari di lavoro non sarà seguito dall'aumento del numero delle persone occupate, di cui è prevista dunque una crescita sotto le attese.

Tuttavia, si prevede alla fine del 2018 il ritorno ai livelli occupazionali pre-crisi. Una crescita che fa ben sperare rispetto al picco negativo raggiunto nel 2013, quando in autunno si registrò un calo di un milione di posti di lavoro.

Nessuna inversione di tendenza invece sul fronte dei conti pubblici. Secondo Confindustria il deficit non scene abbastanza: la perdita netta annuale sarà del 2,3 per cento nel 2017 e del 2,4 l'anno dopo. Stesso discorso per il credito alle imprese, giudicato ancora insufficiente (in calo dello 0,2 per cento tra gennaio e aprile 2017).

Per quanto riguarda i consumi la spesa delle famiglie è cresciuta dell'1,3 per cento, due decimi percentuali in meno rispetto allo stesso periodo del 2015.

Buone notizie infine dai consumi, sempre in crescita dal 2013 a oggi e favoriti dall'aumento delle possibilità di spesa delle famiglia grazie a un incremento del reddito disponibile reale.

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