Economia

"Fatturazione elettronica dal 2019". E i benzinai revocano lo sciopero

Revocato lo sciopero di 24 ore dei benzinai che sarebbe dovuto scattare stasera. La fatturazione elettronica scatterà solo da gennaio 2019

Pompa di benzina
Pompa di benzina

Lo sciopero di ventiquattr'ore dei gestori delle pompe di benzina, che sarebbe dovuto scattare questa sera, è stato revocato. La decisione sarebbe stata persa durante l'incontro al ministero dello Sviluppo economico con i rappresentanti della categoria, dopo le rassicurazioni del ministro Luigi Di Maio sul rinvio della fatturazione elettronica che sarebbe dovuta scattare dal prossimo primo luglio.

"Abbiamo assicurato ai benzinai che rinvieremo la fatturazione elettronica - ha promesso Di Maio al termine dell'incontro - dovrà partire quando le categorie saranno pronte". Nei giorni scorsi le organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti di rifornimento carburanti avevano proclamato lo sciopero nazionale sia sulla rete ordinaria sia sulla viabilità autostradale denunciando l'estrema criticità con cui il settore e i suoi utenti avrebbero rischiato di dover affrontare i nuovi obblighi relativi alla fatturazione elettronica che sarebbero dovuti scattare dal primo luglio. "A meno di tre settimane dalle scadenze poste dalla legge - avevano denunciato i rappresentanti di categoria - sono tali e tanti i ritardi e le incoerenze sia sulla certezza delle modalità operative sia sui supporti tecnologici che l'amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione". La decisione di rinviare la fatturazione elettronica al primo gennaio dell'anno prossimo ha spinto i benzinai a far rientrare la protesta e revocare lo sciopero.

In queste ore, negli uffici del ministero dell'Economia, i tecnici di via XX Settembre stanno scrivendo la norma che entrerà nel decreto Dignità. "I benzinai - ha spiegato Di Maio - sono una delle categorie cavia della fatturazione elettronica. Noi crediamo in questo strumento ma devono essere messi nelle condizioni di affrontare la sfida della digitalizzazione mentre ora vengono solamente obbligati". "Questo - ha, poi, concluso il ministro grillino - mi sembra l'approccio giusto per aiutare la categoria e creare strumenti per le altre. In Italia quando si digitalizza bisogna sostituire e non aggiungere. Quindi ci premureremo che si tratti di una agevolazione e non di un ennesimo adempimento"

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