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Scandalo Hollande-Gayet: Closer annuncia nuove foto

Il settimanale Closer, le cui vendite in edicola sono schizzate in alto, annuncia nuovi scoop. Hollande, il cui indice di popolarità resta stabile, non è ancvora andato a trovare la Trierweiler

Scandalo Hollande-Gayet: Closer annuncia nuove foto

Il magazine francese Closer, che ha svelato le scappatelle del presidente François Hollande con l'attrice Julie Gayet, ci ha preso gusto. E annuncia che domani andrà in edicola con una nuova edizione speciale sulla vicenda, con "nuove informazioni e nuove foto esclusive". Ovviamente il giornale cerca di massimizzare le vendite, sfruttando al meglio questo "scoop". Per ora le cose vanno benissimo: il settimanale è andato a ruba e si sono dovute stampare 150mila copie in più del previsto, per un totale di vendite - secondo le prime stime - raddoppiato rispetto al solito: dalle 330mila alle 550mila copie. Per un volume d’affari aumentato di circa 300mila euro. Closer ha acquistato le foto a 30mila Euro secondo le informazioni diffuse da "Le Point". Le foto di Mazarine e di suo padre, François Mitterand, pubblicate da Paris Match nel 1994 e realizzate dallo stesso fotografo, erano costate all’epoca 350mila franchi, pari a 54mila Euro. "Questo tipo di scatti non è per forza redditizio", spiega un fotografo. "Perchè non ci sono molti acquirenti sul mercato". Nel caso di Hollande però è diverso: pare che Closer abbia commissionato direttamente le fotografie al paparazzo, chiedendogli di trovare le prove sulla voce che correva da mesi (per qualcuno da almeno un anno) a Parigi.

Intanto la stampa francese sostiene che Hollande non sarebbe ancora andato a trovare Valerie Trierweiler dopo il ricovero in ospedale. Lo riferisce radio Europe 1 citando l’entourage della compagna del presidente secondo cui questa circostanza avrebbe aumentato il suo malessere. Valerie soffre di una "fatica nervosa estrema", e dovrebbe restare ricoverata all’ospedale della Pitiè Salpetrière a Parigi ancora per qualche giorno. A sostenerla ci sono i suoi amici più cari, molti dei quali giornalisti, con cui si è a volte interrogata su chi potrebbe aver avuto interesse a far uscire allo scoperto la relazione di Hollande con l’attrice. I sospetti si concentrano sul ministro dell'Interno, il rampante Manuel Valls. Ma qualcuno parla anche delle grandi amicizie che Nicolas Sarkozy conserverebbe nei servizi segreti. Dall’Eliseo, al momento, non giungono conferme né smentite sulle mancate visite di Hollande alla première dame. Si cerca di mantenere il più stretto riserbo.

Nel dibattuto che si è innescato in Francia interviene anche l'ex moglie di Sarkozy, Cècilia Attias, che per cinque mesi è stata première dame. Parlando con Rtl preferisce non entrare nel merito della vicenda Hollande-Gayet, se non per difendere il presidente (e la Trierweiler) rispetto all’invasione della privacy: "Auspico che si possa lasciare alla gente la sua vita privata". E conclude: "Ci sono gravi problemi nel paese, bisognerebbe parlare molto meno di tutto questo".

Resta stabile l'impopolarità di Hollande

La bufera mediatica per gli scatti di Closer non causa tracolli nel "gradimento" dei francesi - peraltro già molto basso - nei confronti del presidente. Come rivela l'ultimo sondaggio realizzato da YouGov (per Itele e Huffington Post), solo il 17 per cento dà un giudizio positivo sulla sua azione. Il 3% "molto favorevole", il 14% "piuttosto favorevole". Al contrario il 28% ha risposto "piuttosto sfavorevole" e il 46% "molto sfavorevole". Un uomo ha rovesciato un mucchio di letame davanti alla sede dell’Assemblea nazionale, a Parigi. Sul camioncino, con cui è passato all’azione, era attaccato un telone con la scritta: "Fuori Hollande e tutta la classe politica". L’uomo è stato fermato questa mattina intorno alle 11.

Hollande è "abituato" a subire attacchi. Ad affermarlo è stato lo stesso presidente nella prima intervista rilasciata dopo la pubblicazione del servizio su Closer, venerdì pomeriggio scorso, al settimanale Le Point, che l’ha diffusa con qualche giorno di ritardo. Ad una domanda su dove prenda la forza per mostrarsi indifferente rispetto alle critiche, Hollande risponde in questo modo: "Dall’abitudine. Sono stato attaccato fin da subito, non appena sono entrato in politica. Ad un certo punto ci si accorge che è un sistema. E quindi o si cede... oppure si resiste. Io resisto". Le Point ha incontrato Hollande nel pomeriggio di venerdì, le fotografie erano state pubblicate la sera prima. La bufera, dunque, era già iniziata.

Il tema non è stato affrontato durante l’incontro, si legge sul magazine, ma Hollande è apparso ai suoi interlocutori "un uomo affaticato, con gli occhi piccoli, che non aveva dormito molto".

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