Politica

Caccia ai berlusconiani

Per salvare il Pdl, Berlusconi fa votare a tutti la fiducia a Letta. Ma Pd e Quirinale non ci stanno: vogliamo solo Alfano & C.

Il vicepremier Angelino Alfano se la ride con il premier Enrico Letta
Il vicepremier Angelino Alfano se la ride con il premier Enrico Letta

La prima mossa della congiura interna contro Silvio Berlusconi è riuscita. Alfano ha spaccato il Pdl. Un quarto con lui, tre quarti col Cavaliere. Ma il suo è un quarto che conta, perché è stato offerto su un piatto d'argento al presidente Napolitano e alla sinistra per assicurare vita al governo Letta. La crisi di governo è evitata, tutto il resto è caos. Al dunque, cioè ieri mattina, Berlusconi ha deciso di non schiacciare lui il bottone della deflagrazione del partito che ha fondato e guidato per quasi vent'anni. Annullando il precedente ordine, ha dato il via libera a tutti i suoi per votare la fiducia a Letta, evitando così la conta pubblica tra lealisti e traditori. C'è voluto tutto il suo coraggio per farlo, anche se la conta era già avvenuta nella notte. Una cinquantina tra deputati e senatori Pdl avevano infatti firmato un documento che sanciva la loro autonomia da Berlusconi e il voto di fiducia, a prescindere, per Letta.
Nelle prossime ore sapremo se il Pdl rimarrà ferito, acciaccato ma unito, o se il frutto del tradimento sarà un nuovo partito, come invocano Cicchitto (ieri con la bava alla bocca contro Berlusconi e applauditissimo dalla sinistra) e Formigoni (uno salvato dalla furia manettara della Procura di Milano dall'elezione a senatore voluta da Berlusconi). Il fatto che il Pd invochi la seconda soluzione e che Napolitano addirittura la pretenda è un'ulteriore prova che lo scopo finale del complotto non era salvare il governo, ma fare fuori Berlusconi e i berlusconiani.
Sinistra e Colle, con la stupida cecità degli scissionisti, stanno insomma puntando a una pulizia etnica per avere mani libere. Chi in questi vent'anni ha umiliato nell'urna i post comunisti, chi ha preteso di governare non in base a una presunta superiorità morale ma con i voti della gente, chi si è opposto allo scorrazzare nella politica di magistrati in malafede, deve insomma andare a casa, possibilmente per sempre. Nascondono l'obiettivo con la foglia di fico del partitino di Angelino, che loro hanno deciso essere l'unico degno e autorizzato a rappresentare chi in questo Paese non è di sinistra. È come se l'allenatore di una squadra decidesse la formazione degli avversari. Secondo voi chi vincerà il campionato? Inganno dopo inganno, il cerchio si stringe attorno a Berlusconi. Se non si è già chiuso è solo per la sua mossa furba di ieri (votare a sorpresa la fiducia). Che infatti ha fatto uscire di testa i nemici e pure gli amici. Giù la maschera, signori democristiani.

E per cantare vittoria aspettate, prima o poi dovrà succedere, di passare per le urne.

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