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Grillo contro Napolitano: "Non è super partes, sospetti leciti"

Continua il braccio di ferro col Colle. Il M5S presenta il piano carceri. E il comico lancia sul blog un forum contro Napolitano: volano insulti e accuse

Grillo contro Napolitano: "Non è super partes, sospetti leciti"

"Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica". Dalle colonne del suo blog Beppe Grillo torna ad attaccare a testa bassa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ricordandogli il piano carceri presentato lo scorso luglio dal Movimento 5 Stelle. "Nessuna risposta. C'erano le vacanze in Alto Adige, signor presidente?", chiede il guru pentastellato ribadendo il sospetto che l'appello del capo dello Stato a valutare l'amnistia sia stato lanciato "per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito". Il botta e risposta a distanza non accenna a diminuire. Anzi. Il comico genovese alza i toni dello scontro e, dopo aver invitato i suoi fan a tenersi alla larga dal vilipendio, spara ad alzo zero contro il Quirinale.

Quello di Berlusconi, sta diventando "un pensiero fisso", quasi una sindrome dilagante (e non solo tra i grillini) che ritarda la soluzione dei problemi del Paese. Basta pensare solo a lui mentre decine di migliaia di famiglie vivono il "dramma" delle carceri. "Inumane" al punto di provocare una condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo che "umilia" l’Italia. Esplode così, ieri sera, la rabbia di Napolitano quando a Cracovia legge le agenzie che riportano le prime reazioni al suo messaggio alle Camere, il primo in quasi otto anni al Colle. "Non capiscono", sussurra mentre monta l’indignazione contro le prese di posizione dei Cinque Stelle che mettono in dubbio l’onestà morale del presidente della Repubblica legando a doppio filo il nome di Berlusconi al messaggio sulle carceri. Fino a esplodere quando tornando da una riunione internazionale di capi di Stato vede i giornalisti che subito gli fanno notare come in Italia si parlasse già di amnistia per il Cavaliere. "Coloro i quali pongono la questione in questi termini, vuol dire che sanno pensare solo a una cosa - aggiunge subito Napolitano visibilmente indignato - vuol dire che se ne fregano degli altri problemi del Paese e di quelli della gente. Quelli che dicono così non sanno quale tragedia è quella delle carceri italiane". Immediata e altrettanto dura la replica dei grillini che definiscono Napolitano "indegno" del suo ruolo e ne chiedono le dimissioni.

Oggi il tenore dello scontro non si affatto raffreddato. Tutt'altro. Grillo replica alle parole del capo dello Stato aprendo un forum sul suo blog. "Esprimete il vostro pensiero in maniera corretta. Evitate il vilipendio al capo dello Stato", avverte il comico genovese. Manco a dirlo, il forum è subito invaso da una selva di accuse, critiche e insulti. "Perché il M5S, invece di protestare e lamentarsi, non mette sotto accusa il capo dello Stato per alto tradimento ed attentato alla Costituzione?", tuona un lettore. "Difficile esprimere un parere su Giorgio super partes Napolitano - fa eco un altro - a quasi 90 anni, il cervello funziona cosi così". E ancora: "Vada in pensione, presidente. Vada a godersi i nipoti finché è in tempo". In parlamento i grillini non sono da meno. I Cinque Stelle consegnano il proprio piano carceri al capo dello Stato. "È dal 5 agosto che esiste un nostro piano per risolvere il problema del sovraffollamento con soluzioni più efficaci dell’indulto e dell’amnistia", afferma la capogruppo al Senato Paola Taverna. Lo scontro sale alle stelle, appunto.

"Vogliamo una risposta seria e duratura al problema", incalza il deputato Roberto Fico.

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