Politica

Legge elettorale, per rimediare alla "porcata" Calderoli ci prova col lodo

Sul piatto della trattativa spunta anche il lodo Calderoli: "Premio alla prima coalizione sopra il 35% e alla prima lista tra il 25 e il 35% con scaglioni di premio"

L'ex ministro delle Riforme, Roberto Calderoli
L'ex ministro delle Riforme, Roberto Calderoli

"Sono disponibile a riscrivere il testo". Detto, fatto. E così l'ex ministro per le Riforme Roberto Calderoli prova a rimediare alla "porcata". Lo fa con un lodo che prevede un premio alla prima coalizione sopra il 35% e alla prima lista tra il 25 e il 35% con "scaglioni" di premio di un punto percentuale che, di fatto, consentono di governare solo alla coalizione che superi il 38% alla quale va in totale il 50,5% dei seggi. È questa l’ultima proposta sulla legge elettorale.

Nel 2005, quando venne approvata la legge che ha cambiato il sistema elettorale italiano, Calderoli sbottò definendola "una porcata". Proprio per questo venne battezzata "porcellum" dal politologo Giovanni Sartori. La legge ideata principalmente dall'ex ministro del Carroccio sostituì il "mattarellum" introducendo un sistema radicalmente differente: quello tutt'ora in vigora è un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare le preferenze. Quando si è insediato a Palazzo Chigi, il premier Mario Monti ha subito fatto sapere che in cima alla sua agenda c'era la riforma della legge elettorale. Da allora, in parlamento, si è aperto un estenuante dibattito. Rinviando l’approdo in aula di una settimana, la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha stabilito che la riforma sarà in aula in Senato da mercoledì prossimo.

Tra le proposte sul piatto della trattativa, c'è anche il lodo Calderoli: un sistema che, appunto preveda "un premio alla prima coalizione sopra il 35% e alla prima lista tra il 25 e il 35%". La lista o la coalizione di liste che ha conseguito il premio non potrà ottenere un numero di seggi superiore a 340. Il premio non è attribuito nel caso in cui alla lista o alla coalizione di liste che ha conseguito il maggior numero di voti validi spettano più di 340 seggi. Se nessuna lista o coalizione di liste ha conseguito almeno il 35%, scatta il premio alla lista che ha ottenuto in ambito nazionale il maggior numero dei voti validi, pari almeno al 25 % del totale. Anche qui il premio è in seggi ed è scaglionato: pari al 5% del totale per chi ottiene il 25%, del 5,5% per chi consegue il 26%, del 5,9% per il 27%, del 6,4 per il 28%, del 7 per il 29%, del 7,5% per il 30%, dell’8,1 per il 31%, dell’8,6% per il 32%, del 9,2% per il 33% e del 9,9% per il 34%.

Se nessuna lista o coalizione di liste è attribuito il premio tutti i seggi vengono ripartiti in ragione proporzionale.

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