Politica

La tentazione di Fini: tornare in politica

Dopo il fallimento elettorale e dopo aver spaccato la destra, l'ex leader di Fli adesso pensa a rifondarla

La tentazione di Fini: tornare in politica

"Io non mi candido. Non credo nei partiti che nascono come funghi dopo le piogge. Credo che si possa fare politica, nel senso etimologico del termine, anche scrivendo qualche cosa, valutando la situazione e facendo ragionamenti che vadano al di là della propaganda". Parlava così Gianfranco Fini nel febbraio del 2014 in occasione della presentazione del suo libro "Il ventennio - Io, Berlusconi e la destra tradita". Adesso, dopo aver contribuito a distruggere il patrimonio culturale ed elettorale della destra, vuole rifondarla.

"Nel prossimo futuro sarò più presente nel dibattito politico", ha annunciato l'ex presidente della Camera in un dibattito sulle figure di Domenico Mennitti e Tatarella. "L’esperienza di uomini di destra come Mennitti e Tatarella insegna che si deve dare vita a un ulteriore impegno, anche per fare in modo che nella società italiana esista una destra molto diversa da quella che attualmente c’è", ha aggiunto Fini. Che poi, incalzato dai cronisti sulla possibile nascita di un nuovo movimento, ha risposto: "Mi sembra che più chiaro di così, non si può. Abbiate pazienza. Non mi considero estraneo ad un impegno politico che è l’impegno per la società".

E a chi gli chiedeva cosa serva alla nuova destra, Fini ha risposto: "Prima ci devo pensare io, al di là delle battute vi sembra mai possibile che si possa dire a nome di Alleanza Nazionale - Fratelli d’Italia, "usciamo dall’euro", e che lo dicano uomini e donne che erano ministri e che andavano alle riunioni del Consiglio dei ministri a nome del governo italiano?". Ma l'ex leader di Fli ha bacchettato anche il partito di Angelino Alfano: "Più che Nuovo Centro Destra, secondo me quello è un acronimo Ndc. Ma non voglio polemizzare con loro. Io ho una concezione, una idea di una politica di destra oggi che non è rappresentata in questo momento nel panorama politico. Qualcuno può dire "prendine atto e basta". Benissimo. Cercherò prossimamente, modi e tempi tutti da definire, di veder se è possibile dare vita a iniziative politiche che abbiamo una corrispondenza con certi valori e principi di destra, che al momento non ci sono ancora stati".

Insomma, l'ex delfino di Giorgio Almirante, colui che raccolse l'eredità del Msi, salvo poi scioglierlo con la svolta di Fiuggi, lui che fondò Alleanza Nazionale, che confluì nel Pdl per poi rompere con Silvio Berlusconi, lui che per ultimo creò Fli raggiungendo alle ultime politiche percentuali di consenso da prefisso telefonico, non si è stancato di provarci e invece di lasciare raddoppia.

Nella speranza che questa volta ci sia qualcuno disposto a credere nel suo - ancora indefinito -progetto.

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