Cronaca locale

Ventitré arresti per droga in Centrale e corso Como

Sospesa la licenza a un locale etnico di via Sammartini dove più volte sono stati sorpresi i pusher

Ventitré arresti per droga in Centrale e corso Como

Indagini e blitz contro lo spaccio di stupefacenti. Sono quelle che i poliziotti del commissariato Garibaldi Venezia hanno svolto nelle ultime cinque settimane - esattamente a partire dal 2 gennaio fino al lunedì di questa settimana, il 4 febbraio - nella zona «calda» compresa tra la stazione Centrale e corso Como. E le persone arrestate sono state in tutto 23 di cui nove gambiani, cinque senegalesi, tre nigeriani, due tunisini, un marocchino, un algerino, un malinese e un italiano di origini cilene. Sospesa inoltre la licenza per 15 giorni al ristorante etnico «Touch Bangla Milano» di via Sammartini 23, nel quale più volte sono stati sorpresi spacciatori che utilizzavano il locale come base per le loro attività illecite.

Vediamo un po' gli arresti nei dettagli. L'11 gennaio a finire in manette sono un marocchino e un algerino che facevano rapine utilizzando come arma la riproduzione di un «taser» a forma di torcia. Il 28 gennaio un gambiano è stato sorpreso proprio al «Touch Bangla Milano». Controllato dai poliziotti che avevano notato il suo particolare stato di agitazione, l'uomo - che ha reagito lottando con tutte le sue forze - aveva addosso 31.5 grammi di hashish e 32 grammi di hashish. Nuovo controllo nel ristorante etnico il 4 febbraio. Mentre arrestavano due gambiani i poliziotti si sono resi conto che uno di loro tentava di ingoiare un pezzo di hashish da 30 grammi.

Passando a zone decisamente più «in» e in particolare al nuovo Centro direzionale di Milano, il 24 gennaio è stato arrestato un italiano di origini cilene che vendeva stupefacenti ai giovanissimi frequentatori di piazza Gae Aulenti; inoltre riforniva di hashish altri spacciatori africani. Gli agenti gli hanno trovato in casa quattro chili di hashish.

È accusato di spaccio anche il marocchino 36enne residente a Mantova, preso giovedì dalla Polfer allo scalo ferroviario di Rogoredo. Lo straniero, dalla fermata dei taxi, si è diretto frettolosamente verso l'area binari con una busta di carta. Lungo il tragitto lo stesso ha guardato ripetutamente attorno a sé per osservare se vi fossero uomini in divisa. Questo suo atteggiamento ha insospettito gli agenti in borghese che, raggiunto il binario 7, hanno deciso di effettuare una verifica. L'uomo ha lasciato il sacchetto ed è fuggito, correndo pericolosamente, tra un binario e l'altro nel tentativo di raggiungere l'uscita della stazione. Una volta catturato aveva con sé quasi due chili e mezzo di cocaina e una pochette con 5.

400 euro.

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