Aereo caduto in Etiopia

"Il 737 Max usato pure in Italia". L'allarme sul Boeing "maledetto"

Dopo la tragedia africana, che è successiva a quella in Indonesia, la Cina sospende i voli del nuovo Boeing 737 Max 8. Ma il modello è in uso anche in Italia

"Il 737 Max usato pure in Italia". L'allarme sul Boeing "maledetto"

Aerei programmati da un software non perfettamente a conoscenza dei piloti, non sarebbe una teoria ma un reale fatto tanto che la Layonair ha ritenuto di cancellare l'ordine fatto alla Boeing di 200 737 Max 8. Lo dichiara a Uno Mattina l'esperto Sicurezza Volo, Antonio Bordoni. "Gli aerei pur se nuovi possono esser più pericolosi di vecchi modelli specie se gli equipaggi non opportunamente esperti, o con non moltissime ore di volo e, paradossalmente, causare più danni rispetto all’uso di vecchie macchine, è successo con l'Airbus e con altri velivoli perché occorre un periodo di transizione affinché il pilota prenda realmente possesso e conoscenza di tutte le tecnologie del nuovo aereo".

Secondo Franco Di Mare questo nuovo velivolo ha un nuovo software che corregge in fase di decollo l'assetto, l’incidente in Etiopia a sei minuti dalla partenza, qualora l’angolo di salita dell’aereo non sia ottimale e faccia correre il rischio di farlo andare in stallo ma questo non sarebbe stato comunicato ai piloti che, nel decollo, continuavano a correggere l'intervento del software. Teoria confermata dall'esperto voli, Bordoni, ed è quello che starebbe emergendo in Indonesia dopo cinque mesi di indagini dal primo disastro di questo modello. Il 737 Max 8 necessiterebbe di motori più potenti, anche di dimensioni, per "tenere" tecnicamente l’angolo di attacco. A questa valutazione la casa costruttrice avrebbe pensato di intervenire appunto con un nuovo software che aiutasse i piloti, in automatico, a correggere questa criticità. Da qui il problema: se il pilota non sa questo e vede i valori dell’altimetro instabili, intervenendo, involontariamente si contrappone all'azione di correzione del sistema.

Secondo Antonio Bordoni i piloti etiopi hanno tentato di invertire la rotta per tentare un ritorno, perché dovrebbe esser impossibile che a cinque mesi dal disastro in Indonesia non fossero informati, ma non avrebbero fatto in tempo. L'interrogativo è perché la Cina abbia bloccato gli ordini di questo modello non essendo un modello a rischio ma potendolo essere se non perfettamente a conoscenza degli equipaggi. Una compagnia che ordina 200 velivoli, ogni aereo costa 114 milioni di dollari e sino a certezza delle cause degli incidenti, può valutare di voler capire per poi confermarne l’acquisto ecco perché ora, pur se in ritardo, anche l'Etiopian Airlines ha bloccato i voli di questo modello. "In Italia questo modello è in uso ma non voglio fare i nomi", è la denuncia di Bordoni. Che, però, subito specifica: "Se l’addestramento è fatto bene e sono recepiti i messaggi e le regole che da la casa costruttrice il problema non si pone non essendo un modello concepito male. In Italia non è successo alcun incidente".

Quindi lascia intendere che gli equipaggi siano stati adeguatamente addestrati.

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