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Un nordcoreano in arresto in Malesia per l'omicidio di Kim

Una quarta persona fermata in Malesia. Per gli inquirenti è legato all'omicidio

Un nordcoreano in arresto in Malesia per l'omicidio di Kim

Stando ai documenti che gli sono stati trovati addosso, si chiama Ri Jong Chol l'uomo nordcoreano arrestato in Malesia e ritenuto dagli inquirenti legato all'omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro del dittatore di Pyongyang, che si pensa sia stato fatto uccidere proprio dal leader.

Ha 46 anni ed è il primo connazionale del fratellastro di Kim a finire il manette, l'uomo fermato dai malesiani, coinvolti nei fatti perché all'aeroporto di Kuala Lumpur è stato ucciso Nam, secondo le autorità locali da due donne che altro non erano che agenti del regime nordcoreano e che sono poi state trovate senza vita.

Un avvelenamento la pisa che si ritiene al momento più credibile, denunciato a un addetto dell'aeroporto dalla stessa vittima, che ha spiegato come non gli sia stato iniettato, ma spruzzato in faccia dagli aggressori.

In arresto ci sono già una donna con passaporto vietnamita e un uomo malesiano, ma pure una donna indonesiana che si ritiene possa essere stata coinvolta nell'agguato, sebbene ignara del reale scopo: pensava a una "candid camera" per uno show televisivo.

Intanto si inasprisce il confronto tra Malesia e Corea del Nord, con i primi per nulla intenzionati a rispedire la salma di Kim Jong-nam e l'ambasciatore di Pyongyang che ha già annunciato che il so Paese non accetterà qualsiasi risultato possa arrivare dagli esami sui corpi.

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