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Stato islamico, ripresa traduzione dei comunicati in italiano

Il flusso di notizie tradotte in italiano è compatibile con la strategia di riferimento: dare al lettore l’illusione di un piano globale del terrore

Stato islamico, ripresa traduzione dei comunicati in italiano

Lo Stato islamico ha ripreso la traduzione dei suoi comunicati in italiano. Da circa tredici ore, notizie e rivendicazioni ufficiali dello Stato islamico sono state tradotte nella nostra lingua. Come abbiamo avuto modo di dimostrare negli ultimi anni, i canali Idra pubblicano rispettando un fuso orario diverso dal nostro. Lo Stato islamico ha perfezionato l’utilizzo di internet ottimizzando una macchina della propaganda pronta ad attivarsi per esaltare le gesta di un attentato nel mondo.

E' il messaggio ufficiale ad avere l'autorità necessaria per innescare i distaccamenti o consacrare le loro operazioni per attacchi pianificati e su larga scala.

I canali Idra dello Stato islamico

L’architettura mediatica dello Stato islamico è composta dai tre canali Idra: Amaq News Agency, Islamic State ed al-Naba. Ogni canale Idra ha un diverso pubblico di riferimento ed una differente finestra temporale di azione. Tutte le produzioni dello Stato islamico sono dirette da Central Media Diwan

I canali Amaq ed Islamic state

Amaq News Agency è il principale strumento di propaganda dello Stato islamico: Inizialmente non era inquadrata nell’architettura mediatica dello Stato islamico. Creata nell’agosto del 2014 come agenzia di stampa con aggiornamenti ed inviati dal fronte, nasce per contrastare le "false" informazioni dell’Occidente. Il suo ruolo si è poi evoluto gradualmente fino a trasformarsi nel principale organo di propaganda dello Stato islamico. Amaq rappresenta una fonte di informazione controllata e calibrata, ma che non possiede la legittimità del canale ufficiale Islamic state o Is. Per intenderci. Amaq News Agency opera come se fosse un organo di stampa non ufficiale, ma controllato dal governo, cioè lo Stato islamico, che a sua volta gestisce altri canali. Ad esempio è il canale Is che sovrintende e coordina tutti i notiziari diffusi quotidianamente da Al Bayan, stazione radio ufficiale dello Stato islamico. Amaq è ritenuta la CNN dello Stato islamico. E’ online da più di cinque anni con flusso di notizie aggiornate in tempo reale provenienti dalle varie province dello Stato islamico. Ogni aggiornamento su Amaq è inviato per email anche agli abbonati che oscillano mediamente tra i 1700 ed i 2200 account. Anche in questo istante Amaq News Agency continua a diffondere comunicati, video ed informazioni sulla rete.

Per definizione, alla base di ogni strategia d’attacco e di difesa vi sono alcuni parametri da considerare come ad esempio il tempo, i costi, le risorse ed i benefici a breve, medio e lungo termine. L'unica spiegazione plausibile è che le intelligence occidentali preferiscano monitorare piuttosto che offuscare Amaq cosi da individuare i soggetti radicalizzati. Se cosi fosse sarebbe una strategia simile (in linea teorica e con le dovute proporzioni) a quella degli inglesi e degli americani durante la seconda guerra mondiale quando intuirono che un Hitler vivo avrebbe creato più problemi che da morto. Tuttavia rimane una strategia rischiosa poiché se da un lato Amaq rappresenta un prezioso patrimonio informativo per le agenzie d'intelligence, dall'altro il canale continua a diffondere news, approfondimenti, appelli, codici e video di propaganda da più di quattro anni come principale organo di diffusione dello Stato islamico.

Al-Naba

Originarimanente al-Naba, prodotto da Central Media Diwan, nasceva per la massima diffusione e l'immediata lettura sul campo per le forze di guerriglia per un approccio certamente diverso da quello adottato per Inspire, Rumiya o Dabiq, intesi come veri e propri manuali di guerra. Mutati contesti operativi impongono una diversa letteratura di supporto. Fino al 140° numero di al-Naba, lo Stato islamico non ha adattato la sua letteratura di riferimento al contesto, preferendo sospendere la produzione delle sue principali opere. Tuttavia proprio il 141° numero rappresenta il punto di svolta per una metamorfosi editoriale necessaria. Al-Naba si è trasformato gradualmente in uno strumento ibrido con al suo interno i contributi e gli autori di Rumiya. Sarebbe opportuno rilevare, non considerando la letteratura parallela pubblicata su canali riservati, che al-Naba resta l’unica produzione dello Stato islamico diffusa sulla rete con regolarità. Scritta fin dal primo numero in arabo e mai tradotta, l’opera ha un preciso scopo: rivendicare ogni attentato nel globo, dando visibilità, credito e profondità digitale alle operazioni che non ottengono rilevanza sui media occidentali. Oltre alle necessità operative contestuali, lo Stato Islamico ha l’esigenza di rispondere ad al Qaeda, a sua volta ritornata con prepotenza e capacità sulla rete con opere molto raffinate ed incisive. Lo Stato islamico si è reso conto dell'inefficacia dei Media Operative (i simpatizzanti), orfani di una costante linea strategica di riferimento come ad esempio avvenuto durante il Ramadan o i Mondiali di Russia. Al-Naba opera come vetrina promozionale per i video della serie Inside the Caliphate e Harvest of the Soldiers e per le produzioni diffuse da Al-Furqan Media. I ritardi delle uscite di al-Naba coincidono esattamente con la diffusione sulla rete di un nuovo video.

Quando non disponibili (ritardo massimo di 10 giorni), le uscite di al-Naba sono praticamente calendarizzate: nella notte tra giovedì e venerdì di ogni settimana.

Al-Hayat Media Center

Creata nel maggio del 2014, opera come se fosse un normale broadcaster con un proprio logo (a forma di lacrima) simile a quello di Al-Jazeera. Da quattro anni diffonde con una certa regolarità contenuti editoriali in diverse lingue. Il primo video è stato rilasciato sulla rete il 19 giugno del 2014 e ha subito ricevuto ampia risonanza a livello internazionale. Intitolato Non c'è vita senza Jihad, descrive il motivo per cui i jihadisti occidentali abbandonano le proprie case per recarsi in Siria e combattere sotto la bandiera dello Stato islamico. Il ramo mediatico al-Hayat Media Center è responsabile delle defunte produzioni jihadiste Dabiq e Rumiyah.

Stato islamico: Le mutazioni editoriali

Il 13° ed ultimo numero di Rumiyah è considerato il testamento strategico dello Stato islamico che ha consacrato la fine del ciclo fisico e l'inizio della transizione in rete terroristica clandestina. Rumiyah è la mutazione editoriale di Dabiq il cui ultimo numero è stato pubblicato il 31 luglio del 2016. Il primo numero di Rumiyah è stato identificato sulla rete il 5 settembre del 2016, nell’ultimo mese lunare del calendario islamico Dhul-Hijjah 1437. Il tredicesimo ed ultimo numero di Rumiyah è stato pubblicato esattamente un anno dopo, il 9 settembre del 2017. Settembre rappresenta il periodo dell’espletamento dei riti del pellegrinaggio. Da rilevare che lo Stato islamico ha decontestualizzato le classiche prescrizioni del Corano per garantire un supporto religioso ad omicidi e missioni di martirio. La reinterpretazione della teologia islamica risale al 2014, durante i primi sermoni di Abu Mohammed al-Adnani, portavoce del gruppo e del califfo autoproclamato Abu Bakr al-Baghdadi. Il linguaggio jihadista non va inteso come letterale, ma interpretato ed incastonato in un preciso contesto con un chiaro obiettivo strategico. Lo Stato islamico si definisce come il ramo puro dell’Islam nella sua forma più vera. Non a caso il tredicesimo ed ultimo numero di Rumiyah è dedicato alla la dottrina islamica della migrazione, una forma di jihad senza armi.

Come funziona l’Idra

Un attentato (coordinato o ispirato) riceverà copertura iniziale su Amaq. Il canale Islamic state si attiverà soltanto dopo per legittimare l'azione e collegarla al ramo principale del gruppo. Da rilevare che non tutti gli attentati diffusi da Amaq ricevono la consacrazione sul canale Is: Questo dipende dal grado di coinvolgimento dell'organizzazione centrale. Amaq News ed il canale Islamic State operano quindi come strutture indipendenti, ma coordinate. Ad esempio possono aggiornare le loro news in maniera autonoma a completezza dell’informazione data, così come avvenuto per l’attentato in Iran. In al-Naba, infine, troviamo tutti gli attentati rivendicati su Amaq ed Is ed i contenuti delle precedenti opere come Dabiq e Rumiyah. Is, Amaq News ed al-Naba rappresentano una sorta di meccanismo ridondante. I canali Idra sono quindi strumenti di propaganda indipendenti ma collegati. Oltre alla letteratura convenzionale diffusa sulla rete con istruzioni prevalentemente entry level e dedicata prevalentemente ai terroristi radicalizzati a distanza, ne esiste una parallela. Quest’ultima si rivolge all’élite del movimento e per diffondere informazioni classificate ai distaccamenti.

Stato islamico: una prima analisi dei comunicati in italiano

Ghulibati a Rum, il principale canale Telegram della propaganda dello Stato islamico in Italia

Quelle pubblicate poche ore fa sono traduzioni di comunicati ufficiali, non opere dei simpatizzanti. Questi ultimi, ad esempio, non possono utilizzare la grafica ufficiale dello Stato islamico pena la smentita del ramo principale, così come avvenuto durante i Mondiali di Russia. Il flusso di notizie tradotte in italiano intercettate anche da TRACterrorism.org è compatibile con la strategia di riferimento: dare al lettore l’illusione di un piano globale del terrore. Le rivendicazioni tradotte, infatti, provengono dallo Yemen, dall’Afghanistan, dall’Iraq e dall’Arabia Saudita. Non vi è nessuna minaccia all'Italia. Un dettaglio è particolarmente interessante. Soltanto due dei quattro comunicati tradotti in italiano riportano il marchio di Ghulibati a Rum. Gli altri due sembrerebbero essere diffusi proprio dal canale Islamic state per una curiosa finestra temporale.

Ghulibati a Rum, la Conquista di Roma, è il principale canale Telegram della propaganda dello Stato islamico in Italia. Fino ad oggi non ha mai raggiunto gli standard qualitativi e quantitativi dei corrispettivi canali Halummu (Inghilterra) e Infos an Nur (Francia). Ad esempio il report settimanale delle news provenienti dalle province del califfato, su Ghulibati a Rum non è mai stato costante. Lo scorso giugno sul canale è stata diffusa una accurata traduzione di un messaggio letto da Abu Hassan al-Muhajir, portavoce dello Stato islamico, prima di ritornare nuovamente offline. In queste ore risulta nuovamente attivo. Nel giro di pochi giorni sapremo se si tratta di un caso isolato o di un nuovo tentativo di incrementare la radicalizzazione nel nostro Paese. Se così fosse, qualche dettaglio in più sulla possibile e presunta nuova attenzione dello Stato islamico nei confronti dell'Italia potrebbe essere stato inserito nel 168° numero di al-Naba, atteso proprio tra poche ore. Al di là delle ipotesi, tali comunicati non andrebbero sottovalutati poiché potrebbero celare scopi ben precisi oltre alla semplice informazione proveniente dalle province del califfato.

I testi jihadisti vanno interpretati, non tradotti in senso letterale.

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