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Atac, Stefàno pubblica l'sms che inviò a Rota

Il grillino Stefàno pubblica su Facebook l'sms che invio a Rota, che lo accusa di voler piazzare all'Atac "i soliti noti". E Mazzillo smentisce i malumori

Atac, Stefàno pubblica l'sms che inviò a Rota

Continuano le accuse e le polemiche tra M5S e Atac. O meglio, tra il presidente della Commissione Mobilità di Roma, Enrico Stefàno, e l'ex dg - dimissionario - Bruno Rota.

Rota nei giorni scorsi ha accusato il grillino di aver chiesto raccomandazioni per un'azienda di bigliettazione, lasciando intendere che ci fosse una sorta di "Parentopoli" a Cinque Stelle. Accuse a cui ora Stefàno risponde pubblicando l'sms che inviò allo stesso Rota.

"Ieri ho visto i rappresentanti di conduent, mi hanno mostrato le loro proposte per un nuovo sistema di bigliettazione", recita l'sms, "Ho visto loro sono già presenti a Milano, quindi immagino li conoscerai bene. Io non sono un tecnico, ma sicuramente l'attuale sistema di Atac è poco obsoleto... Quando ci vediamo sicuramente possiamo approfondire il tema. Buona giornata".

"Non ho nulla da nascondere", scrive Stefàno su Facebook, "Nessuno scheletro nell'armadio. E non credo ci sia molto da aggiungere, valutate voi. Certo è che non si tratta assolutamente di una raccomandazione o di una richiesta per favorire qualcuno". E aggiunge: "La trasparenza è uno dei valori a cui tengo di più. Non nascondo che in questi giorni mi sono sentito profondamente ferito per tutto ciò che è stato detto. Alle pesanti illazioni ho già risposto per le vie legali presentando una querela. Ora vorrei fosse fatta ancor più chiarezza".

Nel frattempo anche Andrea Mazzillo, assessore al Bilancio di Roma, smentisce le voci che lo vogliono in rotta con Virginia Raggi e in generale la giunta a Cinque Stelle. "Sia chiaro che condivido pienamente le linee strategiche e operative della sindaca Virginia Raggi nella conduzione della macchina amministrativa", si affretta a precisare in un lungo post su Facebook in cu non nega di aver pronunciato alcune frasi, ma parla di erronea interpretazione: "Chi parla di visioni discordanti non ha chiaro il percorso lineare a cui deve attenersi il titolare delle politiche di Bilancio.

Mie considerazioni di carattere economico e finanziario sui conti di Roma Capitale e sulle sue partecipate sono state interpretate in maniera evidentemente distorta".

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