Cronache

Biella, Ezio Greggio rifiuta la cittadinanza onoraria "per rispetto della Segre"

Polemiche per la decisione del sindaco di Biella, Claudio Corradino, di dare la cittadinanza onoraria al conduttore di Striscia la Notizia, una settimana dopo averla negata alla senatrice a vita. Pd: "Una provocazione"

Biella, Ezio Greggio rifiuta la cittadinanza onoraria "per rispetto della Segre"

"La tempistica della scelta di attribuire la cittadinanza onoraria a Ezio Greggio ha tutta l'aria di essere una provocazione". È quanto scritto da Paolo Furia, segretario del Pd in Piemonte, per commentare la decisione con cui la giunta comunale di Biella ha concesso la cittadinanza onoraria all'attore e conduttore di Striscia la Notizia. Niente di male, se non fosse che lo stesso titolo era stato negato poco tempo prima dal sindaco, il leghista Claudio Corradino, alla senatrice a vita Liliana Segre. Abbastanza per scatenare una feroce polemica politica, con i dem a puntare il dito contro il primo cittadino biellese e la giunta del capoluogo di provincia.

La cittadinanza onoraria a Greggio, come riporta il Comune di Biella, gli sarà conferita sabato 23 novembre. Decisione dettata dal profondo legame dell'attore con la città natale, Cossato, proprio in provincia di Biella. Nelle motivazioni ufficiali si legge: "Si conferisce a Ezio Greggio il titolo di cittadino onorario per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno attraverso l'associazione 'Ezio Greggio per i bambini prematuri'; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella". Ricevendo questo riconoscimento, il popolare showman si unisce a una ristretta cerchia di personalità del territorio che hanno dato lustro alla città piemontese, dallo stilista Nino Cerruti all’artista Michelangelo Pistoletto.

Ma il momento scelto dal sindaco Corradino per conferire il premio a Greggio arriva pochi giorni dopo la decisione con cui la giunta ha negato un analogo riconoscimento a Liliana Segre, dopo le polemiche seguite alla concessione di una scorta alla senatrice a vita a causa delle centinaia di minacce a sfondo razziale subite via social.

Per il segretario regionale del Pd Piemonte, Paolo Furia, quella del Comune di Biella è una "provocazione. Niente contro Ezio e niente in linea di principio contro un titolo onorifico per un uomo del nostro territorio che ha portato il nome di Biella in giro per tutto il paese: però mi chiedo - ha aggiunto Furia - perché non farlo tra due anni? Perché decidere di farlo a una sola settimana dal rifiuto di votare una cittadinanza onoraria per la nostra senatrice a vita perseguitata nazista e simbolo della nazione Liliana Segre?". Quindi l'appello al sindaco di Biella: "Corradino, sei un uomo democratico e rispettoso. Ti prego di fornire ai Biellesi una spiegazione di questa infelice coincidenza".

La scelta del Comune biellese di non conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita aveva destato molte polemiche a livello locale. In quella occasione, il sindaco aveva spiegato di averla invitata un mese prima, come ospite d'onore, per le celebrazioni della Giornata della Memoria. "Purtroppo - aveva spiegato Corradino - ha declinato il nostro invito a causa dell'età, non si sentiva di aggiungere un appuntamento nel nostro Comune, ma ci ringraziava per aver pensato a lei". Precisando poi che "Liliana Segre ha il massimo rispetto da tutto il gruppo che mi rappresenta: questa mozione (sottoscritta dalle opposizioni per denunciare il no del Comune a conferirle la cittadinanza, ndr) è stata presentata per strumentalizzare la figura della signora e creare fratture interne che non ci sono".

Il rifiuto di Ezio Greggio

Ma visto il clima polemico creatosi, Ezio Greggio ha rifiutato la cittadinanza onoraria. "Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre - riporta il Corriere - per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me.

Non è una scelta contro nessuno, ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento".

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