Politica

Bonafede fa come Fico: "Da Ong lavoro prezioso"

Bonafede sulla Guardia Costiera libica: "Non posso dire se ci si può fidare o meno ". E elogia le Ong: "Fanno lavoro preziosissimo"

Bonafede fa come Fico: "Da Ong lavoro prezioso"

Alfonso Bonafede prende un po' le distanze da Matteo Salvini. E lo fa mentre è in corso lo scontro tra il Viminale e la Ong spagnola, Proactiva Open Arms.

Intervenendo ad Agorà, infatti, il ministro della Giustizia ha elogiato il "preziosissimo" lavoro delle Ong. Le dichiarazioni del grillino cozzano, almeno idealmente, con quelle del collega di governo in quota Lega. Il quale giorni fa ha annunciato (e messo in atto) la sua battaglia contro le Organizzazioni umanitarie del Mediterraneo. Per Bonafede, invece, "non c'è nessuna guerra" con loro, precisando però che sul tema immigrazione "il governo è stato compatto, e il presidente Conte ha dimostrato che si può davvero coinvolgere altri Paesi europei: abbiamo fatto una cosa che finora i governi italiani non avevano fatto è l'Europa sua avendo uno slancio da comunità europea rispetto all'immigrazione grazie al ruolo del governo italiano".

Come Di Maio, anche Bonafede sembra intenzionato a allontanare un po' l'ombra di Salvini dalle Cinque Stelle. Il rischio, infatti, è di rimanere schiacciati dalla ruspa salviniana. Ecco perché il ministro della Giustizia, imitando Roberto Fico, ha detto che il messaggio che intende dare l'Italia "non è 'non li vogliamo' ma è dire all'Europa 'li accogliamo tutti?'. Da parte del governo - ha concluso il Guardasigilli - non c'è nessun cinismo né sottovalutazione dei diritti umani delle persone".

La distanza dal Viminale è sembarata però ancor più marcata quando Bonafede si è trovato a parlare del caso del naufragio avvenuto ieri e delle accuse lanciate da Open Arms contro l'Italia. Mentre Salvini ha subito smentito la ricostruzione della Ong, prendendo le parti di Tripoli, il ministro della Giustizia è apparso ben più cauto. "Io non posso dire se ci si può fidare o meno della Guardia Costiera Libica - ha detto - Il concetto di fiducia a livello di rapporti diplomatici con l'estero va applicato ai fatti.

E cioè rispetto alla Guardia costiera libica il governo italiano fa il suo dovere, ovvero accertare, quando rientra nelle competenze italiane, che tutto si verifichi nel pieno rispetto dei diritti umani delle persone coinvolte".

Commenti