Elezioni Politiche 2018

Il Gran Maestro rivela: "Nelle liste grilline ci sono 34 massoni"

Pilloni replica a Di Maio: "Incandidabili gli appartenenti alle logge? È contro la Carta"

Il Gran Maestro rivela: "Nelle liste grilline ci sono 34 massoni"

«Mi è giunta notizia che i massoni (la maggior parte di essi tutti delle logge irregolari) candidati nelle liste dei 5 stelle siano 34»: Gian Franco Pilloni, serenissimo Gran maestro della Loggia d'Italia Umsoi (Unione massonica stretta osservanza iniziatica) di Cagliari e decretato ad agosto 2016, a Chicago, anche Gran maestro onorario ad vitam delle Grandi logge americane, non tarda a replicare a Luigi Di Maio, che nei giorni scorsi aveva attaccato la massoneria annunciando che avrebbe denunciato tre candidati che hanno omesso di dire di esservi iscritti. «Una decisione - aveva detto il leader dei pentastellati - presa affinché tutti i cittadini possano votare serenamente il Movimento». Dichiarazioni che hanno scatenato le ire dei grembiuli.

«Come fa una persona che dice cose del genere - si chiede Pilloni - a proporsi per guidare il Paese? Non basta professarsi onesti per avere questo ruolo». In nome dell'obbedienza il Gran maestro dice di non poter rivelare di più. «Chiedetevi - spiega al Giornale - perché nessuno si è permesso di dare smentite su questo dato. Nell'ambiente, però, è ovvio che sappiamo chi siano. Dei 34 che ho citato posso rivelare che, a parte 3 o 4, i restanti appartengono tutti a logge spurie, ossia alla massoneria irregolare, quella non riconosciuta». Di questi, secondo fonti accreditate, sei proverrebbero dalla Calabria. Per chiarire cosa siano le logge irregolari basta rifarsi alla storia.

A spiegarlo proprio Pilloni: «Le potenze massoniche al mondo sono tre: la Gran Loggia d'Inghilterra, la Grandi logge americane e il Grande oriente di Francia. Dopo lo scandalo della P2 il riconoscimento al Goi da parte di inglesi e americani venne revocato. Oggi obbedienze riconosciute sono la Gran loggia regolare d'Italia, che ha l'assenso della Gran loggia d'Inghilterra, la Gran loggia degli alam (obbedienza mista uomini e donne e riconosciuta dal Grande oriente di Francia) e poi la Gran loggia d'Italia Umsoi avallata da quelle americane. Tutto il resto è massoneria fai da te».

Pilloni prosegue: «Ovvio che sul mio territorio io sappia chi è un massone di obbedienza condominiale e chi, invece, non lo è, anche perché la regola, tra massoni, è quella di dichiararsi». Gli appartenenti alle varie logge, pertanto, conoscono sia chi fa parte di realtà regolari, sia chi fa parte di quelle irregolari. «Posso dire - racconta il Gran Maestro - che se un fratello si fosse candidato coi 5 stelle gli avrei fatto un provvedimento disciplinare perché noi garantiamo l'assoluto rispetto dell'io, dell'individuo, ma tu non puoi andare a sposare una causa di una persona che dice che i massoni non sono candidabili. Noi per principio non sponsorizziamo partiti politici, ma portiamo avanti gli uomini che sono degni di rappresentare il popolo nelle istituzioni». E tiene a dire: «Mai nessun partito politico si è espresso in questa direzione. È la prima volta e questo atteggiamento va contro ciò che dice la Costituzione».

Chi vorrebbe la massoneria alla guida del Paese? «Posso solo esprimere un'opinione personale - conclude Pilloni - Penso in questo momento sarebbe utile una persona super partes, un grosso manager alla Marchionne, per intenderci. Che penso di

html">Silvio Berlusconi? Che sia un uomo di cui bisogna avere massimo rispetto perché chi dà lavoro a decine di migliaia di persone, senza mai averne licenziata una e paga fiumi di tasse allo Stato può solo avere la mia ammirazione».

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